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Turismo, Urbino semisconosciuta anche nella vicina Romagna

di    -    Pubblicato il 17/03/2014                 
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Negli alberghi di Rimini non si trovano brochure di Urbino negli espositori

Negli alberghi di Rimini non si trovano brochure di Urbino negli espositori

RIMINI – “Urbino… provincia di?”. È una domanda che gli albergatori di Rimini si pongono spesso quando gli viene chiesto come la città ducale viene promossa a livello turistico in riviera. E la risposta è quasi sempre sconfortante.

La domanda non è casuale. Infatti sono proprio le province, solitamente, a promuovere le città. Almeno, così avviene sulla costa romagnola, come spiegano molti albergatori della zona. Ma Urbino non viene valorizzata: “I turisti non la chiedono come meta per un’escursione, soprattutto perché gli stranieri non la conoscono e non sanno che sta qui vicino. Non arrivano brochure o depliant su Urbino, come potrebbero scoprirlo?”, spiegano in un albergo di Rimini.

Andiamo con ordine. Facendo un giro degli alberghi di Rimini e chiedendo come viene sponsorizzata Urbino le risposte sono diverse, ma sempre poco incoraggianti.

Nel primo albergo, alla reception, spiegano come funziona l’organizzazione dei tour per i turisti della riviera: “Solitamente non sono gli hotel a organizzare le escursioni, noi al massimo diamo qualche indicazione. Però i turisti spesso chiedono mete che già conoscono o di cui hanno visto in giro manifesti, volantini e brochure, ma tra queste non c’è Urbino”. Difatti, nell’espositore non c’è alcun riferimento alla città ducale, come sottolineano gli albergatori. “Le mete che ci vengono richieste sono Gradara, San Leo e San Marino – continuano a spiegare – soprattutto i russi e gli stranieri in generale, che ovviamente non hanno mai sentito nominare prima questi posti ma hanno solo visto pubblicità per strada o nei locali”. Già in questo primo hotel viene spiegata l’importanza della provincia: “Urbino che provincia è? Perché noi di solito riceviamo le informazioni e i depliant dalle province e mi pare che per Urbino non sia mai arrivato nulla”.

In un albergo del lungomare viene fatto notare come manchi un “transfer organizzato – spiega un operatore – per San Leo si spendono 50 euro al giorno comprensivi di bus, musei e pranzo. Per Urbino non esiste nulla del genere, considerando la distanza andrebbe fatto lo stesso”. La stagione comunque non è ancora iniziata e gli albergatori non sanno ancora quali saranno le promozioni per quest’anno: “L’anno scorso c’era qualcuno che andava a Urbino e comunque gli autobus ci sono, ma erano veramente in pochi a chiedercelo”.

Anche in alcuni hotel del centro di Rimini la situazione è simile: “Non mi risulta che ci siano richieste per Urbino né che la città venga promossa – ci dicono – qualcuno chiede, ma non esistono tour organizzati. Sappiamo solo che alcuni alberghi hanno dei pacchetti organizzati per le città dell’entroterra, ma sono iniziative private e sporadiche”.

Andando avanti, troviamo chi è ancora più critico nei confronti della promozione turistica di Urbino, soprattutto perché conosce a fondo la città dei torricini. A parlare è la responsabile di uno degli hotel del lungomare di Rimini: “Se noi avessimo materiale da esporre, lo faremmo volentieri. Noi li chiediamo ma nessuno ce li manda. Io ho dovuto fare una piantina di Urbino per darla ai turisti così che sappiano almeno dove andare – continua – io la suggerisco spesso come meta delle escursioni, anche perché i turisti hanno lo stesso interesse per tutto, non sanno dove andare. Capita anche, ma raramente, che ci siano clienti che chiedano di Urbino e noi gli organizziamo il viaggio”. I collegamenti con la città ducale comunque non mancano: “C’è una compagnia di bus che fa varie corse tutti i giorni, le possibilità di arrivare a Urbino ci sono per tutti”.

È sempre la stessa operatrice dell’hotel che ci spiega come gli alberghi ricevono i depliant delle varie località: “Ogni anno riceviamo un foglio dalla provincia di Rimini. Lo compiliamo scegliendo quali brochure vogliamo avere e in che lingua. In questo modulo ci sono tutte le attrattive turistiche della provincia e riceviamo tutto gratuitamente”. La domanda sorge spontanea: “Perché dalle altre provincia della zona, come quella di Pesaro-Urbino, non arriva nulla?”, si chiede ancora la responsabile dell’albergo.

Anche in un residence le risposte date sono molto simili: “Noi non organizziamo tour, ma cerchiamo di indicare ai turisti le mete che riteniamo più interessanti. Il problema è che sui siti internet troviamo informazioni generiche, per cui l’unica cosa che possiamo fare è rimandare all’agenzia in piazza per saperne di più”.
Questo è quanto succede in riviera.

Dalle Marche, invece, i turisti arrivano? Urbino è conosciuta? Risponde Daniele Crognaletti, un tour operator di Senigallia: “Noi organizziamo viaggi per l’entroterra e tra le nostre mete c’è anche Urbino, ma la richiesta è meno forte di quanto pensavo inizialmente. La gente preferisce le Grotte di Frasassi”.

In ogni caso, Urbino è la seconda meta più ambita tra quelle previste: Corinaldo, Recanati, Jesi e le Grotte di Frasassi, appunto. Ma Daniele si aspettava che Urbino fosse l’escursione preferita da tutti: “Invece – spiega il tour operator – nella città ducale ci vanno solo persone molto acculturate e più anziane. Alle Grotte di Frasassi vanno tutte le famiglie perché è più divertente anche per i bambini”. Conforta sapere, comunque, che “tutti i turisti conoscono Urbino, anche se poi preferiscono altre mete”, come spiega Daniele.

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