ANCONA – Ci sono voluti due anni e un presidio dei sindaci sotto la Regione, ma alla fine i fondi previsti per i danni causati dalle nevicate del febbraio 2012 nella provincia di Pesaro Urbino sono stati sbloccati. Quasi 18 milioni in totale. Sette previsti per il 2013 che saranno assegnati entro la fine di aprile. Tre che arriveranno per il 2014 e i restanti sette nel 2015. Per sbloccare i fondi è stato decisivo il presidio organizzato questa mattina dai sindaci dei comuni del Metauro e del Montefeltro che sono stati ricevuti da alcuni rappresentanti della giunta regionale e dal direttore del dipartimento regionale infrastrutture e trasporti, Mario Pompei. Ora i fondi andranno ripartiti tra i vari centri che hanno già presentato il conto alla Regione: la sola Urbino ha chiesto 16 milioni.
“La riunione è andata bene e abbiamo trovato un accordo: il 60% dei fondi andrà alle infrastrutture – spiega Alceo Serafini, rappresentante della comunità Alto e Medio Metauro – i sette milioni previsti per il 2013 arriveranno a giorni e in gran parte serviranno a risistemare le strade dei comuni”. Ora si dovrà decidere la ripartizione dei fondi, che dovrebbero essere assegnati in proporzione alla grandezza dei territori e ai danni subiti. “Un comune grande come quello di Urbino – specifica Serafini – dovrebbe riceverne di più e prevediamo che l’assegnazione arrivi entro fine aprile”.
I comuni, intanto, hanno presentato le note relative ai danni subiti. Il comune di Urbino, secondo quanto riportato da Serafini, avrebbe presentato un ‘conto’ da 16 milioni di euro: “Di questi circa 800.000 riguardano le spese vive affrontate nell’immediato, le altre non sono state tutte affrontate perché spesso non c’erano i fondi disponibili”, continua il rappresentante dell’Alto e Medio Metauro.
Serafini conclude ribadendo che quella di oggi è stata una vittoria “politica, una vicenda che si è risolta positivamente”. Tra i sindaci presenti all’incontro avvenuto oggi in Regione c’era anche il sindaco di Urbino, Franco Corbucci. Non era presente invece Giorgio Cancellieri, primo cittadino di Fermignano. “Non sono potuto andare per impegni personali ma ho delegato i miei colleghi di altri comuni a rappresentare Fermignano – spiega il sindaco leghista – noi abbiamo trasmesso più volte i dati sui danni subiti, ora dovevano solo riconoscerli e non ci sarebbe dovuto essere bisogno dell’incontro di oggi, era un atto dovuto”.