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Lavoro, Unioncamere: “1400 contratti nei prossimi mesi”

di    -    Pubblicato il 20/01/2015                 
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operaioURBINO – Una piccola luce in fondo al tunnel per l’occupazione, almeno per quella interinale in vista delle assunzioni promesse dal Jobs Act del governo Renzi. Le previsioni di Unioncamere sull’occupazione nel primo trimestre 2015 dicono che c’è speranza per il lavoro nella provincia di Pesaro e Urbino: rispetto all’anno scorso è previsto un aumento di contratti di lavoro del 49%. Si calcolano circa 1400 nuovi contratti di lavoro rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Il saldo occupazionale, cioè la differenza tra movimenti in entrata e uscita, della provincia è il migliore delle Marche con un saldo positivo in miglioramento netto rispetto alle -310 unità lavorative perse a inizio 2014.

In questo trimestre le assunzioni effettuate dalle imprese saranno 770, il 61% di questi sarà a tempo determinato. Il settore di traino resta quelle dei servizi dov’è prevista più della metà delle assunzioni anche se dal rapporto Unioncamere risulta che la professione più richiesta sul mercato sia l’operaio metalmeccanico. Altra notizia positiva è l’aumento dei contratti per giovani under 30, in crescita del 22% dall’anno scorso.

Particolare attenzione va posta ai nuovi 350 posti di lavoro interinale in arrivo nella provincia. Questa assieme alle altre forme atipiche di contratto è sempre più frequente. Rispetto allo scorso gennaio è più diffusa del 21%. Si tratta di una scelta che le aziende tendono a fare in questa fase, in attesa di trasformare i contratti di lavoro interinale in contratti a tutele crescenti, come previsto dal Jobs Act.

“Quando faremo un bilancio del trimestre mi aspetto risultati ancora migliori rispetto alle previsioni – ha commentato il presidente di Unioncamere Marche Giovanni di Battista- comunque per rimettere in moto il sistema produttivo marchigiano, occorre far recuperare competitività non solo al terziario ma ai principali distretti manifatturieri, visto che la nostra è la regione più manifatturiera d’Italia”.

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