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Fermignano, il medico degli immigrati senza permesso: “Nessuno li cura, faccio solo il mio dovere”

di    -    Pubblicato il 10/02/2015                 
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Medico FermignanoFERMIGNANO –  L’orario di ricevimento è ogni lunedì dalle 16 alle 19, ma in molti si mettono in fila anche durante la settimana. Da due anni, a Fermignano, il dottor Paolo Agostinelli è infatti il punto di riferimento per gli stranieri senza permesso di soggiorno che necessitano di cure mediche.

Lavorando presso l’Asur 1, Agostinelli segue almeno 171 immigrati irregolari, in maggioranza albanesi, marocchini e africani, che si aggiungono a 400 pazienti stranieri regolarmente residenti nella zona.

“Dopo 35 anni di carriera come medico di base ho deciso di occuparmi di queste persone. Alcuni medici di Fermignano spesso e volentieri rifiutano i pazienti stranieri, e anche per questo motivo vengono convogliati nel mio ambulatorio”, racconta il dottor Agostinelli seduto alla scrivania del suo studio. “Le richieste sono tante: qui si presentano pazienti con malattie croniche come il diabete o l’ipertensione. Le diversità culturali, a volte, complicano il rapporto, anche se la maggior parte di loro parla correttamente l’italiano”.

Il medico è diventato un punto di riferimento anche per le  comunità educative per i minori della zona, come la “Villetta” di Urbino. “Finalmente dopo tante procedure burocratiche, abbiamo anche noi un medico che ci segue”, racconta Elio Bisci, operatore della comunità. Anche in questo caso le necessità sono numerose: da un certificato di “sana e robusta costituzione” per fare sport, alle cure per una colica renale, passando per la richiesta di analisi ed esami.

“È un lavoro difficile – conclude Agostinelli – ma sono felice di farlo, in fondo si tratta del mio dovere di medico”.

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