FERMIGNANO – L’olio di Cartoceto, il prosciutto di Carpegna, i tartufi di Acqualagna e il vino di Terracruda. Queste sono solo alcune delle eccellenze produttive del fermignanese e della valle del Metauro che saranno presentate a Expo 2015, all’interno di un progetto che mira non solo a potenziare le esportazioni enogastronomiche in Germania ma sarà anche il primo passo per la valorizzazione del patrimonio culturale locale.
Fermignano il piano che intende realizzare il Diesmn (Distretto integrato di economia sociale area Marche nord) in collaborazione con Limen Italia, associazione che si occupa della tutela artistica e culturale, e il comune di Fermignano, a cui fa da mediatore, per la controparte tedesca, lo scrittore Sebastian Fleming. Il progetto affiancherà all’Expo di Milano, come rappresentanti del territorio, l’azienda dello stilista Piero Guidi e la mostra “I cento libri più belli d’Italia” organizzata da Vittorio Sgarbi.
“L’idea è nata dopo l’incontro con Fleming (al secolo Klaus Ruediger Mai ndr), in occasione del quinto centenario della morte di Bramante, avvenuto un anno fa, in cui l’autore tedesco ha presentato il suo romanzo La cupola del mondo – spiega Pier Paolo Inserra, supervisore scientifico del Diesmn e responsabile di Limen Italia- in quell’occasione abbiamo proposto al comune di dare inizio a un gemellaggio culturale tra Berlino e Fermignano, facendo dei prodotti locali il nodo per riscoprire la filiera produttiva e i luoghi d’origine. Sebastian si sta muovendo, a titolo individuale, per costruire l’accordo con la capitale tedesca”.
Un piano ambizioso, ma che, secondo Inserra, non si esaurisce nello scambio di prodotti locali. “Il programma riguarda anche la costruzione di eventi culturali comuni. Fleming è già al lavoro per scrivere un testo teatrale sulla valorizzazione delle nostre zone che verrà rappresentato a Berlino nei prossimi mesi, rafforzando ulteriormente i contatti tra Germania e Marche.”
L’evento rappresenta un valore aggiunto per Inserra: “Andiamo all’Expo non solo per valorizzare i nostri prodotti enogastronomici, ma soprattutto per cercare dei fondi che verranno poi reinvestiti sul territorio. Abbiamo fatto un patto con le aziende sulla responsabilità d’impresa: parte del fatturato che otterranno in questo lavoro di esportazione all’estero verrà reinvestito per attività culturali e sociali e per la tutela del patrimonio artistico”. L’idea è quella di attirare l’attenzione nei confronti del dibattito sull’alimentazione a livello mondiale: “Lo scopo è di portare a Milano un pensiero fondato anche sulla valorizzazione delle comunità e riuscire a parlare di cibo non solo da un punto di vista speculativo, ma di pensarlo come una risorsa più complessiva per valorizzare l’entroterra marchigiano. Per questo abbiamo fatto un patto con aziende locali sostenibili, che puntano su prodotti d’eccellenza”.
Molte le attività che il responsabile di Limen Italia intende realizzare sul territorio che comprende Fermignano, Urbino e Pergola: “E’ fondamentale favorire lo sviluppo artistico attraverso investimenti mirati. In concreto vogliamo agevolare attività di recupero del patrimonio e di restauro, promuovere attività culturali come convegni e seminari su Bramante, aiutare le persone svantaggiati, i disabili e gli emarginati, facilitare l’inserimento lavorativo e attuare operazioni di ‘green economy’ attraverso il rimboschimento e la cura dei giardini pubblici”.
Il progetto è bene avviato e Inserra ha le idee chiare su come rappresentarlo a Milano: “Abbiamo già un accordo formale con il comune di Fermignano, inoltre stiamo costruendo una rete formata da diversi imprenditori ed esperti con cui verranno decise le linee guida per allestire gli spazi all’Expo. Tra una settimana decideremo quali imprenditori parteciperanno, per ora siamo orientati su una quindicina di rappresentanti”.