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Pioggia, tir e risparmi sui materiali: così si sfalda la provinciale Metaurense

di e    -    Pubblicato il 2/04/2015                 
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URBINO – “Le asfaltature non sono più fatte come un tempo: sia i materiali che lo spessore dei bandi stradali sono stati ridotti per risparmiare sui costi”. L’accusa del sindaco di Fermignano, Giorgio Cancellieri, è precisa e riguarda gli ultimi interventi sulla strada provinciale Metaurense. Secondo Cancellieri le abbondanti piogge e l’elevato traffico di tir hanno aggravato ulteriormente la situazione. E una manutenzione fatta con materiali non adeguati, come quelli utilizzati fino a ora, è del tutto inutile.

MAPPA – I cantieri sulle strade che portano a Urbino

Intanto a rimetterci sono i cittadini che passano per la provinciale Metaurense, una strada piena di buche e non adatta a una circolazione scorrevole. Questa, però, è anche l’unica che attraversa tutta la Valle del Metauro. Negli scorsi anni sono stati eseguiti alcuni interventi di manutenzione sulla strada nei punti veramente critici ma il manto d’asfalto regolare termina poco dopo Fermignano.

Fondi tagliati. A complicare la situazione sono stati i tagli di fondi che hanno subito le Province nel 2014 con la legge Delrio che prevedeva la loro abolizione. Il provvedimento, però, è stato attuato solo in parte: questi enti territoriali sono stati depotenziati, ma è rimasta a loro la competenza d’intervento sulle strade provinciali. In questo stato di precarietà le Province non possono intervenire direttamente per le manutenzioni. Secondo il sindaco di Urbania, Marco Ciccolini, un parziale rimedio al problema potrebbe essere il passaggio di tutta la strada sotto la gestione dell’Anas: infatti, il tratto che collega Urbania a Mercatello sul Metauro lo è già.

È una strada trascurata ma indispensabile: la Metaurense è il solo collegamento diretto tra i paesi della Valle del Metauro e il traffico industriale e quello cittadino coesistono sulla stessa strada. E questo è stato spesso causa di incidenti. I più gravi degli ultimi anni si sono verificati alle porte di Urbania. Dal 2012 a oggi ci sono state due vittime: un motociclista di 28 anni e un operaio dell’Anas di 55 anni che stava chiudendo alcune buche della strada.

Dissesti sulla Metaurense

Da anni le diverse amministrazioni del comune di Urbania parlano della costruzione di una rotatoria in una delle zone più trafficate, Via Mazzini, la strada di raccordo tra la Metaurense e la circonvallazione, ma anche questo è un progetto non ancora realizzato. Nel frattempo il sindaco Ciccolini farà installare qui un velo-box per scoraggiare l’eccesso di velocità.

La Fano-Grosseto. L’unica soluzione per alleggerire la Metaurense sarebbe la realizzazione della superstrada Fano-Grosseto. Un progetto ormai entrato nella leggenda. Si iniziò a parlare di questa infrastruttura negli anni ‘60 come “collegamento tra i due mari”, l’Adriatico e il Tirreno. I Comuni della provincia di Pesaro e Urbino hanno approvato nei loro piani regolatori le varianti necessarie per la costruzione della E78, ma non c’è ancora una data per l’inizio dei lavori.

A cinquant’anni di distanza dall’approvazione, il progetto è ancora fermo alla costruzione della galleria della Guinza. Dal 1990, data della sua inaugurazione, non è mai stata aperta alla circolazione perché manca la strada. La galleria è lunga 6 chilometri e attraversa l’Alpe della Luna.

Nel progetto iniziale della Fano-Grosseto era prevista la realizzazione di una superstrada da Mercatello sul Metauro a Canavaccio dove termina il tratto già esistente. La strada doveva essere parallela alla Metaurense attraversando la valle senza però passare per i centri abitati. In questo modo tir e auto avrebbero avuto un percorso alternativo più veloce e sicuro da seguire.

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