Urbino, 100 graffiti in una notte. Imbrattate sinagoga e fontana di piazza della Repubblica

di ALESSANDRO CRESCENTINI e NICOLA PETRICCA

URBINO – Bombolette, tanta voglia di camminare e talento artistico quantomeno discutibile. Voilà, ecco la notte dei graffiti. Ovvero quella tra sabato e domenica, quando sui muri della città sono comparse quasi 100 scritte. Osservando i graffiti sembra esserci un percorso, una linea immaginaria dalla quale si può abbozzare una ricostruzione della notte di sabato, partendo dalle firme, dai colori e dai luoghi in cui sono stati ritrovate le scritte.

A giudicare dalle tag, il gruppo sembra composto da quattro elementi: Boem, il più presente, e poi ancora Steve, Seno e Ster. Giallo fluorescente, arancione  e verde smeraldo: questi i colori sparsi per tutta la città, utilizzati però senza un particolare schema. I writers non hanno risparmiato niente: bidoni, colonne, porte. Hanno persino taggato la fontana di Piazza della Repubblica e la Sinagoga.

Le tag sembrano quasi disegnare un percorso che dai collegi arriva fino a via dei Vasari, tagliando in due la città. Si parte dall’isolotto commerciale che si trova nei pressi dell’incrocio con la strada che porta alla Sogesta dove a essere imbrattate sono state alcune saracinesche in ghisa abbassate e la pensilina della fermata dell’autobus. Il tutto utilizzando rigorosamente lo spray arancione.

VIDEO – In giro per le vie dei graffiti

Da lì, seguendo il camminamento che porta fino a Borgo Mercatale, si trovano scritte a intervalli regolari: le firme sono sempre color verde, poi, alla fine del camminamento ne appare una giallo evidenziatore. Anche sul muro in mattoni che segna l’ultimo curvone prima della fine della strada c’è una tag gialla.

Arrivati a Mercatale si vedono tracce del passaggio delle bombolette prima su un cartello stradale, poi su un contenitore rosso per idranti e infine sulle cabine telefoniche adiacenti alla pensilina dei bus. Fino a qui le tag sono quasi 40.

Per seguire la scia delle bombolette a questo punto si deve andare verso il centro storico passando per l’entrata secondaria che si affaccia direttamente sulle scalette del teatro. Il primo obiettivo è stato la sinagoga, dove è stato imbrattato lo stipite superiore di uno dei tre ingressi. In via Stretta gli ingressi di diverse abitazioni portano i segni del passaggio delle bombolette. In Via delle Stallacce, invece, nel mirino sono finiti muri, porte delle case e anche la chiesetta, dove con la bomboletta verde è stato ricalcato un grande tag nero già esistente.

In corso Garibaldi i writers non hanno risparmiato niente: muri, colonne, bidoni, porte. Ed è sparita anche la bacheca della Pro Urbino appesa fuori dal bar La Monaca.

A pochi metri, in piazza della Repubblica, è stato firmata di verde una fiancata della fontana. Da lì le tracce vanno verso via Battisti. La scia delle tag passa da via  Nuova, passa da via del Leone, arriva in via Battisti dove i graffitari si sono concentrati sui muri, sulle porte e sulla fontana del Leone.  La corsa sembra essere finita in Via dei Vasari, dove è rimasta solo una grossa “D” che potrebbe essere l’inizio della firma Boem, rimasta incompiuta.

IL VIDEO – Le reazioni degli urbinati: “Siamo indignati, devono pagare”

La Polizia municipale e la Polizia di Stato stanno visionando le immagini registrate dalle due telecamere comunali, posizionate in Corso Garibaldi e in piazza della Repubblica. Lo afferma il commissario di Polizia di Urbino, Simone Pineschi. L’autorità giudiziaria ha ricevuto l’informativa sui graffiti realizzati in città e procederà all’assegnazione delle indagini.

Sulla vicenda si è espresso anche l’assessore alla Cultura, Vittorio Sgarbi, che, intervistato dal Ducato, ha commentato: “Sono dei cani. Bisognerebbe tagliargli le mani o farli arrestare”. Per quanto riguarda la pulizia di tag e graffiti, il critico d’arte ha specificato che “dipende dall’età del manufatto. Se riguarda opere degli ultimi sessant’anni il danno potrebbe essere veniale, altrimenti la competenza è della Sovrintendenza. Noi possiamo mettere dei soldi, ma il metodo della pulizia va concordato con loro”.

pezzo aggiornato alle ore 21.30

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Alexander Crescentini