Calcio: Pieve di Cagna, 20 imputati per false fatturazioni. Verso decisione su rinvio a giudizio

URBINO, 24 GEN. – Slitta al 16 febbraio la decisione del giudice per l’udienza preliminare, Vito Savino, sulla richiesta di rinvio a giudizio di quattro dirigenti sportivi della società Asd Pieve di Cagna (in seguito fusa con Urbino calcio nell’Urbino Pieve) del titolare di una filiale di banca e di 15 imprenditori della zona. Le accuse vanno da utilizzazione ed emissione di fatture per operazioni inesistenti a utilizzo indebito di carte prepagate. I fatti risalgono al periodo tra il 2010 e il 2012 quando, secondo l’accusa, diversi sponsor hanno finanziato la squadra per importi che, in parte, venivano restituiti agli stessi imprenditori. Un meccanismo illegale che avrebbe consentito di ricavare benefici fiscali.

La richiesta di rinvio a giudizio è stata formulata il 9 gennaio dal pubblico ministero Irene Lilliu. Il segretario della società sportiva Tiziano Pieri ha chiesto il patteggiamento.

Tra i dirigenti, oltre a Pieri, gli imputati sono Lorenzo Ceccarini e Marco Trombetta, rispettivamente presidente e vice presidente della società, e il direttore sportivo Marco Lucarini.

Gli imprenditori per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio sono: Otello Battistelli, titolare di Otello Battistelli Snc, Graziano Baldolini, titolare della BST srl, Mirco Gregori, titolare dell’impresa Eletrom,  Patrick Ligi, di Geostudio Ligi srl, Roberto Bartolucci, della macelleria F.lli Bartolucci snc, Vittorio Romagnoli, titolare di Romagnoli Arredi srl, Renzo Romagnoli, di Romagnoli Renzo e Gosti Aurea snc e i titolari delle imprese individuali omonime: Raffaele Bova, Stefano Carloni,  Luigi Duranti, Simone Falconi, Paolo Gostoli, Imridin Mackaj, Mattia Santini e Giuseppina Topi.

Imputato anche Aurelio Lucadamo, della filiale di Urbino del Monte dei Paschi di Siena.

(el.ba.)