Elezioni 2018: Rosatellum, le quattro parole chiave della nuova legge elettorale

di MATTEO MARIA MUNNO

URBINO – Domenica 4 marzo debutta il Rosatellum, la legge elettorale valida per Camera e Senato. È un sistema misto tra proporzionale e maggioritario: un terzo dei deputati e dei senatori sarà eletto in collegi uninominali con un solo candidato per coalizione e i seggi restanti saranno assegnati con il proporzionale.

Alle urne saranno consegnate due schede, una per la Camera e una per il Senato. Si potrà votare facendo un segno o due, a condizione che entrambi siano nella stessa area della scheda che spetta a una sola coalizione. Il Ducato ha preparato un glossario per sciogliere qualche dubbio sulla nuova legge elettorale.

  • Coalizione. Gruppo di liste che sostiene un candidato negli uninominali e corre in autonomia nei plurinominali. Le coalizioni potrebbero sciogliersi subito dopo le elezioni, perché la Costituzione non prevede alcun vincolo di mandato.
  • Plurinominale. I collegi plurinominali si ottengono unendo collegi uninominali vicini. I deputati saranno eletti in proporzione ai voti ottenuti dalla loro lista. Il numero di candidati nei plurinominali oscilla tra i 2 e gli 8, a seconda della grandezza del collegio. È consentita la candidatura fino a un massimo di cinque collegi plurinominali. Essere nel listino non esclude la possibilità di candidarsi in un collegio uninominale.
  • Sbarramento. Soglia minima per l’assegnazione dei seggi: per le liste è al 3%. Per le coalizioni è fissata al 10% a patto che uno dei partiti membri ottenga almeno il 3%. Fanno eccezione le liste per le minoranze linguistiche: nella regione di riferimento la soglia è del 20%.
  • Uninominale. Collegio elettorale in cui si elegge un solo candidato. Sarà eletto chi otterrà più voti. Con questo criterio saranno eletti 232 deputati e 116 senatori. Si ispira alla logica britannica del ‘first past the post’. Se si mette una “X” sul nome di un candidato all’uninominale, la preferenza andrà anche alla lista di appartenenza. Se invece si sceglie di votare una lista, la preferenza andrà automaticamente, anche al candidato appoggiato da quella stessa lista. Non è invece contemplato il voto ad una lista diversa dal candidato all’uninominale scelto: il voto disgiunto nel Rosatellum non esiste e la scheda verrà annullata. Non è consentita la candidatura in più collegi uninominali.

LE LISTE – Tutti i candidati nei collegi di Pesaro-Urbino