Giubileo, domenica 13 l’apertura della Porta Santa nella cattedrale di Urbino

di Riccardo Marchetti

URBINO – Dall’Urbe a Urbino. Cinque giorni dopo l’inaugurazione in Vaticano, domenica 13 dicembre il Giubileo straordinario della misericordia arriverà ufficialmente anche nella città ducale. “Abbiamo invitato le sette unità pastorali (le circoscrizioni di parrocchie che compongono la diocesi, ndr), che dalle cinque porte della città confluiranno in piazza della Repubblica – spiega al Ducato l’arcivescovo di Urbino Giovanni Tani –  dove alle 15:30 partirà la processione verso la cattedrale. Lì ci fermeremo davanti all’ingresso per pregare e leggere la bolla papale che ha indetto il Giubileo, poi ci sarà l’apertura della Porta Santa. La porta sinistra della cattedrale è chiusa dal primo novembre, in vista dell’evento”. Il significato del Giubileo risiede nel perdono generale, nell’indulgenza aperta a tutti coloro che attraversano le Porta Santa. “Ma come ha detto anche il papa – precisa Tani – anche visitare gli ammalati è un’opera di misericordia che permette di ricevere la grazia del Giubileo. Bisogna essere sempre pronti ad aiutare il prossimo”.

L'arcivescovo di Urbino Giovanni Tani

L’arcivescovo di Urbino Giovanni Tani

Per volere di papa Francesco, per la prima volta nella storia il rito che simboleggia l’inizio dell’Anno Santo avverrà non solo a San Pietro e nelle basiliche patriarcali di Roma ma in tutte le diocesi del mondo. “Sono d’accordo con questa decisione – commenta Tani – dove c’è un vescovo c’è la Chiesa nella sua completezza, il Papa giustamente ha voluto dare importanza a questo fatto. La Porta Santa potrà essere aperta anche nei santuari, cosa che noi faremo domenica 20 alla Madonna del Pelingo, ad Acqualagna”.

In occasione del Giubileo della misericordia, Tani dedica un pensiero anche ai tanti migranti che ogni giorno raggiungono l’Italia per sfuggire a guerre e povertà. “Già dai primi flussi di due anni fa la diocesi ha accolto una quarantina di profughi, da marzo ad agosto – spiega Tani – e in questo periodo la casa di accoglienza vicino al santuario del Pelingo ne ospita una trentina. Anche la Caritas si sta muovendo per aiutarli, non solo con pacchi di viveri ma anche sensibilizzando la comunità e facendo una mappatura di tutte le diocesi della zona, in modo che coordinino la propria azione”.

Da qui alla conclusione dell’Anno Santo  – il 20 novembre 2016 – la diocesi urbinate ha in calendario una serie di eventi, tra pellegrinaggi – come quello al Pelingo del 2 giugno – e incontri. Le date sono ancora provvisorie, ma ci saranno, tra gli altri, il Giubileo di ammalati e disabili (11 febbraio) degli universitari (12-14 aprile) e delle famiglie (10 aprile). In merito a quest’ultimo, Tani annuncia che “è in progetto un incontro col cardinale (nonché arcivescovo di Ancona ndr) Edoardo Menichelli, nel quale affronteremo il tema in conformità col documento del Papa che illustrerà le decisioni del Sinodo. L’intento è quello di valorizzare la famiglia tout court, quella dove è presente una donna feconda che mette al mondo dei figli. Una realtà non inventata ma voluta da Dio. Siamo consci di tutti gli attuali problemi in materia, tipo quella sul gender, e le approfondiremo”.