di ALESSANDRA VITTORI e NICOLA PETRICCA
URBINO – Continua la Rivoluzione a Urbino. L’assessore Vittorio Sgarbi, dopo il caos politico generato dal caso albero di Natale, ha deciso di non formalizzare le dimissioni che aveva annunciato prima delle Feste. Lo ha dichiarato prima dell’incontro con Peter Aufreiter, direttore della Galleria Nazionale delle Marche, a Palazzo Ducale. “Ho strappato con Francesca Crespini (l’assessore al Turismo, ndr) e non con Gianluca Carrabs. Rimarrò a Urbino, le dimissioni erano solo un’eventualità, ma voglio rimanere nella città ducale se non altro per portare a termine il progetto della mostra su Piero della Francesca”, ha detto il critico d’arte prima di parlare con il direttore.
Alla fine della riunione Sgarbi è uscito molto soddisfatto. “Con la nuova carica di membro del Consiglio direttivo di Palazzo Ducale e con l’appoggio di Aufreiter, posso portare avanti il programma cui ho sempre puntato”, ha detto lo storico d’arte. “Dobbiamo stabilire un legame tra Palazzo Ducale e la città”. “Come ho sempre detto – ha continuato – non è possibile che i cittadini e soprattutto gli studenti non conoscano il loro patrimonio artistico. Spero di poter trarre beneficio da questa collaborazione”.
L’assessore, infatti, ha già chiare le idee sulle mostre da organizzare per i prossimi tre anni. Ha anticipato che spera di riuscire a portare nella città ducale una mostra di Egon Schiele, anche se “non c’entra molto con Urbino”, per la provenienza del nuovo direttore (Vienna, ndr). “Abbiamo parlato della programmazione perché possiamo organizzare molti eventi in condominio, unendo i fondi provenienti dal Comune e dallo Stato”. Tra gli obiettivi principali di Sgarbi infatti continua a esserci la mostra ‘Rinascimento segreto’, un progetto già avviato con Pesaro. Un percorso tra le opere rinascimentali che parte dalle Marche passando poi opere venete e fiorentine. “Stato e Comune – ha detto l’assessore – devono lavorare insieme e ottenere finanziamenti anche piccoli per mostrare queste opere meravigliose. Oggi posso confermarvi che la mostra si farà”, ha detto al Ducato.
Altri due i progetti che l’assessore vuole portare avanti. Una sulla scultura rinascimentale in tutta Italia, partendo da Donatello fino ad arrivare a Michelangelo e l’altra legata ai luoghi del Barocco nelle Marche. Sarebbe l’ultimo capitolo di una trilogia che ha già percorso il territorio regionale, con una prima mostra a San Severino e una seconda a Osimo.
Tra i progetti d Sgarbi c’è anche un’esposizione che mostri il rapporto tra Piero della Francesca e il moderno, “un binomio straordinario già venuto fuori dalla mostra di Forlì”. Nei progetti del critico si dovrebbero mettere a confronto le due opere di Piero della Francesca della Galleria Nazionale delle Marche, la Madonna di Senigallia e la Flagellazione, con dieci quadri di Giorgio Morandi e di Giovanni Battista Lucini.
Una statua da Expo. Non solo mostre d’arte. Le strade di Urbino potrebbero presto arricchirsi di una nuova opera d’arte: si tratta di una statua alta 5 metri realizzata dallo scultore Filippo Dobrilla. L’opera, una grande scultura in marmo di Carrara, è stata esposta all’Expo di Milano nel padiglione di Eataly e “richiama, ma non migliora le opere di Michelangelo” è il parere di Sgarbi.
“Quale miglior posto per ricollocarla se non una città d’arte? Poteva essere Firenze, ma io ho scelto Urbino”. Sgarbi sta pensando a dove metterla. Per ora in lizza ci sono la rotatoria di Santa Lucia o lo spazio davanti al torrione della facoltà di Giurisprudenza anche se, ha detto il critico “nel centro della città si noterebbe il conflitto tra contemporaneo e antico, mentre Santa Lucia così si può solo bonificare”.