di LIBERO DOLCE
URBINO – Forme in mostra, forme che protestano. Stasera al centro culturale Golem Giacomo Galeotti e Riccardo Righi presentano il loro progetto multimediale “Shape without shame”, sull’immaginario erotico associato alle persone sovrappeso, o rotonde, come preferisce definirle Giacomo. Lui è un autore e attore, Riccardo invece studia all’Isia.
“Abbiamo notato che tra queste persone c’è molta vergogna nel mostrare il proprio corpo nudo”, racconta Giacomo parlando delle origini del progetto. “Accanto a questa – continua – c’è una speculare vergogna da parte di chi rotondo non è, nell’ammettere l’attrazione verso le forme”. Giacomo è l’attore principale, ripreso a letto con altri uomini durante quattro scene tra coccole e scene erotiche più spinte, accompagnate dalle musiche dell’artista islandese Thorunn Antonia.
Riguardo all’imbarazzo provato sul set, Giacomo risponde divertito: “Non ho fatto niente che non abbia fatto Stefania Sandrelli nella sua carriera”. Oltre al documentario, il progetto prevede anche una mostra fotografica, dove lo stesso Giacomo gioca a metter in scena la sua fisicità alla Botero.
Uscito un mese fa, il video finora non è mai stato proiettato in pubblico. “Molte associazioni, che ci avevano dato l’assenso sulla base del progetto, si sono ritirate dopo averlo visto – racconta il protagonista – si aspettavano forse una realtà più ripulita, più buonista. Noi volevamo essere crudi e credo ci siamo riusciti”.
Per chi è curioso di valutare il risultato, il video è disponibile a questo link.