di VIRGINIA CAMERIERI
URBINO – I cittadini di Urbino non amano ricorrere alle carte bollate, e infatti sono tra i meno litigiosi d’Italia, almeno stando al numero di cause civili in tribunale. Partendo dai dati forniti dal ministero della Giustizia il Sole 24 Ore ha confrontato l’attività dei 140 tribunali italiani in base al numero di procedimenti avviati nell’anno 2016.
Urbino è al 132esimo (su 140) per numero di procedimenti, sono stati 1.057,2 ogni 100.000 abitanti. Meglio hanno fatto solo otto altre città: Belluno ha chiuso il 2016 con 768,6 cause. Catanzaro è il tribunale con il più alto tasso di litigiosità: 6.000 cause in un anno, sei ogni 1.000 abitanti. Seguono L’Aquila e Napoli.
A incagliare la macchina della giustizia civile è dunque il numero di processi avviati, cifra che varia per materia e per specificità territoriali. Urbino è parte del gruppo di tribunali con il minor numero di cause: 58,4 (sempre ogni 100.000 abitanti) per separazioni e divorzi non consensuali, solo 6,6 per licenziamenti. Risultati importanti se confrontati con chi è in cima alla classifica: Sassari ne totalizza 270, 4 per separazioni e divorzi, Roma 97,2 per licenziamenti.
In pieno clima di riforma della prescrizione e del processo penale, il fronte civile rimane fuori. Nonostante sia diminuita la durata dei processi e l’arretrato nei tribunali (dai 2,8 milioni di procedimenti nel 2013 ai 2,3 del 2016), la situazione sembra di nuovo peggiorare. Nell’ultimo anno infatti, il calo dei procedimenti avviati nei tribunali si è interrotto. Un segnale da tenere sotto controllo e che rivela la necessità di riforme più solide per contenere nuove liti.