Al via la quinta edizione del Festival del Giornalismo Culturale. “Leggere introduce alla realtà”

di GIOVANNI BRUSCIA

URBINO – E’ iniziata l’edizione 2017 del Festival del Giornalismo Culturale, giunto al suo quinto anno. L’evento, organizzato dall’Istituto per la Formazione al Giornalismo della città ducale insieme al Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali dell’università Carlo Bo, si è aperto con l’intervento musicale del Quartetto di Sassofoni del Conservatorio Rossini di Pesaro, che ha suonato alcuni dei brani più famosi di Ennio Morricone.

Dopo i ringraziamenti di rito, la professoressa e direttrice del Festival Lella Mazzoli ha ceduto la parola a Giorgio Zanchini, condirettore dell’evento e conduttore di Radio 1 Rai. ” Questa edizione si occuperà di come i mezzi di comunicazione raccontano la cultura e come è cambiato il modo di usufruirne”, ha detto Zanchini, che ha anche sottolineato lo stretto legame del Festival con il territorio: oltre a Urbino infatti saranno interessate dall’evento anche le città di Pesaro (il venerdì) e Fano (sabato e domenica). Presente anche il direttore della Galleria Nazionale delle Marche Peter Aufreiter.

La parola è poi passata al Rettore della Carlo Bo Vilberto Stocchi che ha sottolineato uno dei compiti principali degli Atenei: quello di tornare ad essere attrente.

Uno dei passaggi più interessanti per il pubblico che ha riempito il salone del Trono di Palazzo Ducale è stata la lectio magistralis a cura di Carlo Ossola, noto filologo e critico letterario, dal titolo Essendo la chiarezza essenziale alla poesia e alla civiltà. “Il compito di un giornalista è quello di fare chiarezza, e renderla trasparente. A maggior ragione nel campo del giornalismo culturale, che da tre secoli deve rendere semplice la complessità”. Il successo sta nel saper essere chiari e precisi, ribadisce Ossola, perché “leggere introduce alla realtà”.