Elezioni politiche, Sgarbi: “Mi candido a Pesaro col centrodestra. Se prendo più del 5% chiedo due ministeri”

di GIOVANNI BRUSCIA

URBINO- Vittorio Sgarbi si candiderà alle prossime elezioni politiche con la sua lista “Rinascimento, fondata insieme all’ex ministro Giulio Tremonti, alleata del centrodestra. E forse si presenterà proprio nel collegio elettorale di Pesaro. Il critico d’arte lo ha spiegato al Ducato affermando: “La mia candidatura è certa, sto riflettendo ma credo che mi candiderò al Senato. Per l’uninominale una delle ipotesi è la candidatura nel collegio di Pesaro, mentre nel listino proporzionale la nuova legge elettorale consente ai leader delle liste di poter correre in 5 collegi proporzionali in tutta Italia”. Sgarbi ha presentato a Urbino la sua lista, che avrà nel simbolo l’immagine della Città Ideale. Il critico d’arte ha incontrato alcuni sindaci del territorio (tra cui quello di Urbino Maurizio Gambini) e rappresentanti di liste civiche. “Rinascimento”, secondo le intenzioni del fondatore, si propone infatti come una lista civica in grado di rappresentare anche i piccoli comuni e le loro bellezze.

Sgarbi è ottimista e punta in alto, addirittura a due dicasteri di peso: “La nostra coalizione vincerà, in modo automatico e definitivo. Manderemo via i 5 stelle, ma anche la sinistra dato che Renzi è antipatico e i suoi addirittura gli preferiscono Berlusconi. Grasso (presidente del Senato appena annunciato alla guida di Mdp, ndr) non conta nulla, ma porterà via voti a Renzi. Il nostro- ha continuato Sgarbi- sarà un Rinascimento anche numerico, e il Centrodestra unito prenderà tra il 41 e il 42%. Se la mia lista prenderà più del 5% avremo probabilmente due ministri, se la spartizione avverrà per competenza. Non vedo chi potrebbe fare meglio di me il ministro alla Cultura, non mi sembra di avere molti rivali. L’altro ministero che vorremmo potrebbe essere quello alla Difesa”. Nel caso non facesse parte del nuovo governo, dice, “rimarrò assessore alla cultura nella giunta siciliana di Musumeci”.

Uno dei problemi per le liste senza una rappresentanza parlamentare è quello che riguarda la raccolta delle firme, come ha denunciato Emma Bonino per i radicali. Ma non riguarda il movimento dell’assessore alla cultura e Rivoluzione a Urbino: “Non ne abbiamo bisogno, dato che in Parlamento è già presente un gruppo che coincide con la mia lista. Non rivelo il nome del gruppo ora poiché non mi sembra opportuno, ma lo annuncerò tra non molto”. In effetti, il Rosatellum (la nuova legge elettorale approvata di recente) estende l’esenzione della raccolta delle firme ai partiti che hanno già un gruppo parlamentare e che si sono formati prima del 15 aprile 2017. È probabile che il gruppo parlamentare a cui fa riferimento Sgarbi sia quello di Gal (Grandi Autonomie e Libertà) che al suo interno in Senato vede anche Giulio Tremonti, cofondatore di “Rinascimento”. Contattato dal Ducato, l’ex ministro non ha né confermato né smentito: “Non rilascio dichiarazioni su questo argomento”, ha detto.

articolo aggiornato il 5 dicembre 2017 alle ore 17.45