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Dall’Isef alla facoltà di Scienze Motorie: 50 anni di educazione allo sport all’Università di Urbino

Convegno "Ieri, oggi e domani: dall'Isef alle scienze motorie. Prospettive e sviluppi"
di FEDERICA OLIVO

URBINO – Tra le sue mura sono passati atleti del calibro di Sara Simeoni, Giuseppe Cindolo, Gianni Del Buono e Franco Fava. Quest’anno l’Isef di Urbino – diventata poi facoltà di Scienze Motorie – compie 50 anni e per celebrare questo importante anniversario il professor Ario Federici, delegato rettorale allo sport, ha organizzato un convegno nell’aula magna dell’università.

Professoressa Egle Abruzzini, ex docente Isef

A ricordare i primi anni dell’Istituto superiore di educazione fisica urbinate la professoressa Egle Abruzzini: “L’iter che ha portato al riconoscimento del nostro istituto non è stato semplice. All’inizio facevamo i corsi nel weekend per consentire agli insegnanti di educazione fisica che non avevano ancora il diploma Isef di seguire le nostre lezioni. Dopo i rilievi degli ispettori del ministero, però, abbiamo dovuto cambiare il nostro calendario e fare i corsi durante la settimana”.

Dopo le difficoltà iniziali, l’istituto ha avuto una rapida crescita: “Alla fine degli anni ‘60 eravamo l’Isef con più impianti sportivi di proprietà di tutta Italia”, ha ricordato la professoressa, che per anni è stata presidente del comitato tecnico della Federazione italiana ginnastica. Tra il pubblico anche la professoressa Emilia Gismondi, storica docente dell’istituto urbinate, salutata con un’ovazione dai presenti.

Professoressa Emilia Gismondi

L’iniziativa non è stata solo un’occasione per celebrare il passato ma anche per guardare al futuro. Il rettore dell’università di Urbino, Vilberto Stocchi, ha sottolineato nel suo intervento l’importanza dell’attività fisica e del riconoscimento delle figure professionali che se ne occupano: “La scienza dimostra che l’esercizio fisico è utile per prevenire molte patologie. Per questo motivo è necessario che aumenti la consapevolezza della sua importanza anche da parte del personale sanitario”.

Il rettore, Vilberto Stocchi, durante il suo intervento

E sul lavoro dei laureati in scienze motorie ha detto: “È necessario abbiano finalmente il giusto riconoscimento professionale”.

Berta Martino, delegata rettorale alla formazione degli insegnanti ha spiegato le nuove modalità di reclutamento del personale docente: “Non si ricorrerà più a graduatorie e ai concorsi tradizionali – ha sostenuto – ma ad un nuovo sistema”. Si tratta del Fit (formazione iniziale e tirocinio), un corso triennale – al quale si accede tramite concorso – che sarà tenuto dalle università. Al termine dei tre anni si potrà insegnare senza ulteriori passaggi.

Giuseppe Cindolo, ex atleta e docente alla facoltà di Scienze Motorie di Urbino

Giuseppe Cindolo, ex mezzofondista, maratoneta e docente di atletica alla facoltà di Scienze Motorie di Urbino, durante il suo intervento, ha illustrato il progetto “Chi sono io”. Si tratta di una serie di iniziative organizzate dalla Fiefs – Federazione di Servizio nei confronti dello sport di cui è presidente – per i ragazzi dei licei sportivi.

“All’inizio dell’anno scolastico – ha spiegato Cindolo – raduniamo gli allievi delle prime classi a Formia organizziamo per loro dei test atletici molto semplici che li aiutino a capire quali sono le loro attitudini sportive. Ad accompagnarli in questo percorso sono i loro insegnanti, non solo quelli di educazione civica ma di tutte le discipline”.

Fabio Luna, presidente Coni Marche

Ed è dedicato ai ragazzi anche il progetto “Marche in movimento con lo sport di classe” organizzato dal Coni regionale. Il presidente, Fabio Luna, ha spiegato in cosa consiste: “Grazie al contributo della regione Marche garantiamo agli allievi di 1900 classi della scuola primaria almeno un’ora di educazione fisica a settimana. Per i bambini di prima abbiamo ideato delle attività sportive da svolgere anche con gli insegnanti di altre materie. Gli allievi di quarta e quinta, invece, saranno guidati in un percorso di orientamento allo sport dai componenti delle federazioni delle varie discipline”.

A concludere il convegno Daniele Iacò, il presidente del Comitato italiano scienze motorie, che ha sottolineato la necessità di una legge che tuteli la condizione lavorativa dei laureati nella disciplina, subito prima di un videomessaggio a sorpresa di Giuseppe Ottaviani, l’atleta marchigiano che, a 102 anni, continua a fare esercizio fisico ogni giorno: “Prendete lo sport come un gioco o un divertimento, ma fatelo. Perché è alla base della salute”.