di LORENZO PASTUGLIA
URBINO – Facevano da tramite con Bologna, dove studiavano all’università, per far arrivare gli stupefacenti a Urbino. Due pesaresi di 23 anni, un ragazzo e la sorella, insieme al coinquilino bergamasco, sono stati denunciati dalla Polizia dopo un blitz dello scorso 17 gennaio. Gli agenti dei commissariati di Urbino e Bolognina-Pontevecchio hanno fatto irruzione nel loro appartamento nel capoluogo emiliano e hanno arrestato un altro loro coinquilino, originario di Cremona e fidanzato della ragazza pesarese, unico presente in casa. L’intervento, già programmato da tempo, è stato effettuato su permesso del magistrato della Procura di Bologna, in collaborazione con la Questura bolognese e quella di Pesaro.
Sequestrati oltre due chilogrammi di marijuana, alcune dosi di eroina e di hashish ma soprattutto un’ingente somma di denaro derivante, con tutta probabilità, dallo spaccio di erba: 11.570 euro divisi in vari tagli. Trovato anche uno strumento usato per imballare gli stupefacenti e un’agenda di “contabilità” per le operazioni di smercio. Il tutto è ora sotto sequestro della Procura bolognese.
L’operazione ha preso le mosse da alcuni controlli, effettuati lo scorso novembre a Urbino, che avevano portato ad un arresto e a due denunce in stato di semilibertà di due giovani urbinati e uno studente universitario. Persone coinvolte nel giro di spaccio di marijuana locale che aveva il principale canale di rifornimento proprio a Bologna.
“È una cosa bella per noi, piccola realtà di provincia, essere riusciti a capire questo collegamento ed intervenire – racconta il vicequestore della Polizia di Stato a Urbino, Simone Pineschi -. Il loro era un vero e proprio magazzino e parte della marijuana arrivava nella nostra città”.