Videosorveglianza nel centro storico, ok dei negozianti. Gli studenti: “Noi sempre spiati”

Una telecamera installata in piazza della Repubblica
di MATTEO MARIA MUNNO

URBINO – Una raccolta firme per reagire al secondo furto in soli dieci mesi, subìto in pieno centro storico. Nel marzo scorso, all’ottica Arceci di via Bramante sono stati rubati almeno 300 paia di occhiali di lusso da due uomini, che hanno agito intorno alle 4 del mattino entrando dall’ingresso principale del negozio. Dopo la denuncia ai carabinieri e la consegna delle immagini a circuito chiuso, è stata diffusa una petizione che ha raccolto centinaia di firme in poche settimane. L’obiettivo era sollecitare l’Amministrazione sulla questione telecamere.

Il documento poi non è più servito perché in municipio c’era già il progetto sul riassetto dell’intero impianto. “Con il sindaco – spiega la titolare – avevamo parlato subito dopo il secondo furto. Due episodi del genere in così poco tempo, inutile negarlo, ci hanno messo in ginocchio. Di firme qui in centro ne abbiamo raccolte più di un centinaio, perché il problema è sentito – conclude – ma ora la situazione sta per essere risolta. Alla città di Urbino serve una videosorveglianza migliore”.

Anche altri negozianti sono d’accordo, come quelli della tabaccheria in via Veneto: “Altre telecamere in centro? Siamo favorevoli, servono per stare più sicuri”. Non manca la consapevolezza di vivere in una realtà relativamente tranquilla, come sottolinea un altro commerciante in via Raffaello, uno dei punti chiave dove sarà posizionata una nuova telecamera: “A Urbino non ci sono particolari problemi, anche se qualche telecamera in più non guasta”.

Gli studenti, invece, pensano alla privacy: “Se non faccio nulla di male non devo preoccuparmi, è vero – dice una studentessa – ma non è bello sentirsi osservati 24 ore su 24 praticamente in qualsiasi zona del centro storico”. C’è anche chi ritiene eccessivo il numero delle nuove telecamere, che saranno 19 per tutto il centro: “Per una realtà come quella di Urbino – raccontano – tutte queste telecamere sono sprecate. Non serve installarne tante o mettere restrizioni come l’ordinanza anti-alcol, serve qualche agente in più per le strade”.

La novità, invece, raccoglie pareri favorevoli nelle frazioni di Urbino, dove il sistema ‘debutterà’ con cinque telecamere installate tra Gadana, Schieti, Pieve di Cagna e Canavaccio. “Non ci sono mai state nelle nostre zone – commenta un residente di Gadana – e le nostre strade invece dovrebbero essere sorvegliate di più”.