URBINO, 23 GEN.- “Qualcosa è stato fatto per la spending review: la riforma strutturale più importante è quella degli acquisti della Pubblica Amministrazione, con la creazione di trenta centrali di acquisto che riescono così ad aggregare le spese, sfruttando le economie di scala degli acquisti all’ingrosso. Sono stati fatti degli sforzi per contenere il resto della spesa, molto spesso sotto forma di tagli lineari”. Lo ha detto Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani all’università di Milano, ai microfoni de Il Ducato a margine della conferenza “Debito pubblico: che fare? Perché è un problema e scenari per la sua gestione”, tenuta all’Università di Urbino.
“Ci sono però tante altre cose da fare: bisogna affrontare la questione dell’organizzazione dello Stato, la spesa di gestione delle pubbliche amministrazioni, ma anche degli enti territoriali”, prosegue Cottarelli. “Quanti comuni ci sono in Italia, quante Prefetture, quante le forze di polizia? La guardia forestale è stata fusa con i carabinieri ma il risparmio è stato zero. Perché si fanno certe cose se non c’è il risparmio? C’è ancora tutta la questione dei trasferimenti che la pubblica amministrazione fa a famiglie e imprese. Il tema più grosso sono le pensioni: la questione è se si debba in qualche modo ricalcolare il loro livello, ovviamente al di sopra di una certa soglia di reddito”, conclude Cottarelli.
(a.m.a.m. e y. r.)