di MATTEO MARIA MUNNO
URBINO – Una nuova legge elettorale, minor tempo per votare ed equilibri diversi con quasi tutte le stesse facce in corsa. Il confronto con le ultime elezioni, quelle del 2013, offre alcuni spunti interessanti anche nella regione. Vincitore indiscusso è il Movimento 5 stelle, primo partito in regione. Ma tra tutte, spicca la crescita della Lega di Matteo Salvini: rispetto al 2013 il suo consenso alla Camera è 22 volte superiore e al Senato il trend è +2086%. Peggio di tutti fa, non il Pd, il grande sconfitto, ma Forza Italia, che perde quasi la metà dei voti.
Chi migliora
A guidare la crescita del centrodestra è la Lega, che tra il 2013 e il 2018 ha ottenuto 146.202 voti in più alla Camera e 138.008 al Senato. Altro aumento sensibile è quello di Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni, nel 2013, era nella coalizione composta dal “Popolo della libertà” di Silvio Berlusconi, dalla Lega e una costellazione di liste di non eletti non ricostituite per le elezioni di quest’anno. Alla Camera FdI ottenne 19.992 voti: in queste elezioni il consenso è aumentato del 116%, arrivando a 43.127 voti. Al Senato l’andamento è simile, con una crescita del 103%. Il Movimento 5 Stelle, rispetto alle elezioni del 2013, ha consolidato la posizione di primo partito anche su scala regionale: alla Camera ha registrato un +4% con 12.770 voti in più del 2013 e al Senato il +12% grazie a 30.551 ‘nuovi’ elettori.
Chi peggiora
Il ‘cucchiaio di legno’ spetta a Forza Italia, che da guida della coalizione di centrodestra è diventata l’anello debole. Il partito di Berlusconi, infatti, Ha perso quasi la metà dell’elettorato marchigiano. Alla Camera e al Senato il partito forzista ha perso 74.884 voti (-46%) e 74.859 voti, segnando un -48%. Un’emorragia che colpisce anche il Partito Democratico, il grande sconfitto del 4 marzo: i dem perdono 70.355 voti (-27%) alla Camera e 76.050 voti (-30%) al Senato.