URBINO -Insegnanti e docenti tornano sui banchi di scuola per qualche ora. Il tempo di prendere appunti su come avvicinare i ragazzi al “favoloso mondo della lettura”. È stato questo il primo incontro di “Parlo a te di te”, l’iniziativa curata dall’associazione culturale Pratica con l’obiettivo di sensibilizzare alla lettura e alla scrittura i più piccoli. L’incontro si è tenuto nella Sala degli Incisori di Collegio Raffaello, dove Federica Campi, professoressa in Scienze della formazione dell’Università di Urbino, ha tenuto una lezione alla quale hanno partecipato i docenti e i tutor dell’iniziativa. “Il punto di partenza è ascoltare lo sguardo del ragazzo, capire come vede il mondo – ha detto Campi – Il progetto ci avvicina ai ragazzi, colmando il gap che ci separa. La letteratura è la nostra rete di salvataggio. Non si può entrare nell’io del ragazzo senza nessuna grazia, e la nostra grazia è quella che ci offre la letteratura”.
“Grazie alla formazione che si inizia oggi – ha spiegato Milena Scaramucci, socia dell’associazione Pratica – I ragazzi riusciranno a scoprire un mondo fantastico che è il mondo bellissimo delle letteratura fatto con se stessi protagonisti”.
Prima dell’incontro è intervenuto anche il vicesindaco Roberto Cioppi che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale: “Crediamo moltissimo in questo progetto, avere strumenti per facilitare la lettura è fondamentale a livello educativo”.
Al centro del progetto ci sarà la lettura del romanzo La pelle dell’orso di Matteo Righetto. Il libro, edito da Guanda, racconta la storia di Domenico, un ragazzo di 12 anni, che da sempre vive in un piccolo villaggio ai piedi delle Dolomiti. Proprio in quelle montagne, una leggenda che corre di bocca in bocca nella valle racconta di un orso che terrorizza gli abitanti della zona. Il romanzo prenderà vita quando il padre del ragazzo, un ubriacone da sempre distante dal figlio, decide di partire alla ricerca dell’animale assieme a Domenico. I due affronteranno una serie di sfide ed esperienze completamente nuove all’interno della natura selvaggia della montagna. Ma soprattutto, riusciranno ad avvicinarsi come mai era successo in vita loro. Un romanzo di formazione che è diventato anche un film di Marco Segato, che per la pellicola verrà candidato al David di Donatello come miglior regista esordiente.