di SIMON PIETRO TURA
URBINO – “Il giornalismo non deve perdere una dimensione autenticamente umana, nella quale si riesce a combattere l’oscurità della morte della democrazia. Perché è meglio accendere un fiammifero nella notte che maledire l’oscurità”. Con questa frase, il presidente dell’Ordine nazionale dei Giornalisti Carlo Verna ha concluso, nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Urbino, la sua lectio dal titolo ‘Etica e informazione. Il giornalismo nella società 4.0’. Poco prima il rettore dell’Università Vilberto Stocchi gli aveva consegnato il sigillo d’Ateneo.
Il presidente Verna parla a braccio, contrappuntando il discorso con aneddoti riferiti alla propria carriera, citazioni dell’attualità e riferimenti cinematografici. Giornalista napoletano, noto soprattutto per le sue radiocronache olimpiche, specialmente di nuoto, non è contrario alle nuove tecnologie, che hanno per molti versi semplificato il lavoro del giornalista, ma avverte: “Siamo nel mezzo di una rivoluzione, tutto sta diventando virtuale, ma guai a dimenticarci che al centro deve rimanere l’uomo con le sue relazioni”.
Verna dà anche consigli ai colleghi e ai giovani che si vogliono avvicinare alla professione: “Il giornalista deve essere umile, ma il fatto che le notizie arrivino in maniera sempre più veloce non deve diventare un alibi per non riuscire a fare informazione in modo corretto”.
Le parole di Verna erano state precedute dall’intervento del presidente del Consiglio regionale delle Marche Antonio Mastrovincenzo, il quale ha affermato che “le trasformazioni che stiamo vivendo implicano un cambiamento, ma l’uomo deve rimanere sempre padrone del proprio destino”.
Il direttore della scuola di giornalismo di Urbino, Lella Mazzoli, ha fatto gli onori di casa, sottolineando i risultati della scuola: “Un centro di eccellenza, dove sono stati formati più di 300 giornalisti dal 1990 a oggi e che è integrato perfettamente nel tessuto sociale della città attraverso un sito internet, un giornale cartaceo e un magazine televisivo”.
Tra il pubblico, oltre a numerosi giornalisti, anche alcuni studenti del liceo Laurana di Urbino che per la prima volta hanno partecipato a una cerimonia universitaria e sono rimasti impressionati dalla lectio del presidente Verna: “Sarebbe bello diventare giornalisti per raccontare la verità” ha commentato Eva, una studentessa al quinto anno.
