URBINO – Torna a ottobre l’appuntamento annuale con il Festival del giornalismo culturale. Una rassegna di eventi, dibattiti e mostre tra Urbino, Pesaro e Fano dal 24 al 28 ottobre.
Il Festival è ideato e organizzato dall’Istituto per la formazione al Giornalismo di Urbino. Gli allievi della Scuola di giornalismo torneranno al lavoro alla redazione del Ducato nei giorni della manifestazione, per raccontare gli eventi con articoli, interviste, servizi video e attività sui social. E come ogni anno avranno l’occasione di incontrare, confrontarsi e approfondire, con i protagonisti della rassegna, le idee e le analisi sul presente e futuro del giornalismo culturale.
I nomi del festival
Tra gli ospiti di quest’anno del festival, organizzato dalla direttrice dell’Ifg Lella Mazzoli e dal giornalista Rai, conduttore di Radio Anch’io, Giorgio Zanchini, Piero Dorfles, giornalista e autore televisivo, conduttore da anni della trasmissione “Per un pugno di libri”, Paolo Iabichino, chief Creative Officer del gruppo Ogilvy & Mather Italia, il direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino, Nicola Lagioia. Massimiliano Tonelli, fondatore e direttore editoriale di Artribune. responsabile dei contenuti di Gambero Rosso.
Uno degli appuntamenti più importanti sarà quello con Liliana Segre, nominata nel gennaio 2018 senatrice a vita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Ma per i praticanti del Ducato, il confronto con colleghi del settore sarà un ottimo spunto di crescita professionale. Tra i giornalisti che interverranno ai dibattiti e tavole rotonde ci saranno Roberto Pisoni, direttore di Sky arte HD, Marco Melluso, autore, sceneggiatore e regista, i critici musicali di Repubblica, Ernesto Assante e Gino Castaldo. Saranno presenti inoltre il vicedirettore di Rainews24 Filippo Nanni, e Alessandro Zaccuri, inviato culturale del quotidiano “Avvenire”.
Il filo conduttore della rassegna quest’anno sarà “Le parole della cultura. Un vocabolario che si rinnova”. Per i praticanti allievi della scuola si tratta di una grande opportunità per fare esperienza in un settore che, al pari del giornalismo “mainstream”, vede cambiare continuamente il suo linguaggio.