TUTTI PAZZI PER L'E-MAIL di Cinzia Conti


Tutto cominciò nel 1976, quando la regina Elisabetta mandò la sua prima regale e-mail. Certo fu un gran momento, ma storia dei primi trent'anni della posta elettronica ha collezionato dei "clic", se possibile, ancora più inconsueti e famosi.

Che dire infatti del nonnetto John Glenn, che, a novembre, prima di rientrare a Terra dalla sua storica missione sul Discovery, ha mandato una mail a Clinton? ''E' la prima volta che scrivo a un presidente dallo spazio e penso che anche lei non abbia mai ricevuto messaggi da veicolo in orbita attorno alla Terra - ha scritto Glenn - volevo ringraziare lei e la First Lady Hillary per essere venuti a Cape Canaveral il giorno del lancio''. La risposta di Bill non si è fatta attendere troppo: ''Siamo molto orgogliosi di tutti voi e anche un po' invidiosi''. Nonostante i messaggi elettronici ricevuti dallo spazio, Clinton e la casa Bianca sembrano avere più guai che benefici dall’ e-mail. Sheryl Hall, ex-responsabile del sistema computer della Casa Bianca, ha dichiarato a un quotidiano che migliaia di e-mail transitati dall'agosto 1996 al novembre 1998, riguardanti argomenti imbarazzanti (Filegate, Monica Lewinsky, fondi elettorali, doni dalla Cina), sarebbero stati tenuti nascosti nonostante le richieste di tre commissioni del Congresso. La Casa Bianca e il presidente hanno respinto tutte le accuse. Per Clinton sembra andare ancora peggio con la posta riguardante argomenti privati: ''Non mi fido – ha detto il presidente - a mandare messaggi e-mail a Chelsea perché penso che non sia sicuro, soprattutto per uno nella mia posizione''.

Certo mandare messaggi a personaggi famosi è sempre un po' rischioso, almeno nel Belpaese. Nell'ottobre scorso un sondaggio di Panorama rivelava che solo 2 politici italiani su 20 avevano risposto alla posta elettronica, sebbene il 64% dichiarasse di conoscerla e utilizzarla. I due eroi della posta elettronica erano Armando Cossutta e Luciano Violante. Forse per recuperare questa figuraccia della categoria, nel luglio scorso Romano Prodi ha inviato una mail ai 21 mila funzionari della Commissione europea, mezz'ora prima di annunciare il suo 'governo europeo' ai mezzi d'informazione e Luciano Violante ha invitato a usare l'e-mail, perché si risparmia nel corso dell'esame del bilancio interno di Montecitorio. Anche Ciampi in visita allo Smau, si è fermato allo stand dell'Aipa per dettare un messaggio di posta elettronica sulla rete G-net che collega i ministeri e gli enti pubblici: ''Invito ad accelerare - ha scritto il presidente - la realizzazione dei programmi informatici di ogni amministrazione a tutti i livelli e ad apportare tutti i mutamenti amministrativi che razionalizzano le possibilita' dell' informatica''. Ma senz’altro le e-mail più attuali nel panorama italiano sono state senz’altro quelle che hanno portato alla nascita dell’ultimo governo: ''Il mio governo e' potuto nascere via e-mail'' ha commentato infatti Giuliano, Amato dopo il suo insediamento.

Il più fortunato è stato sicuramente Vladimir Putin, che il 22 dicembre ha ricevuto un messaggio dalla bellissima BB, Brigitte Bardot, con la richiesta di migliorare le leggi russe sulle condizioni e il maltrattamento degli animali. ''Non solo in Russia, ma anche in altri paesi - le ha risposto Putin via e-mail- l'attenzione per questo problema e' in effetti insufficiente. Penso che i politici dovrebbero ascoltare di piu' i segnali di allarme che ci giungono da persone come lei e spero che nel nuovo millennio l'umanità impari ad essere piu' gentile e piu' coraggiosa nei confronti degli animali".

Tutti uniti contro il Grande Fratello: sono state migliaia le e-mail contenenti parole come plutonio per fissione, antrace, attentato o terrorismo, che hanno bombardato la National security agency americana (Nsa), capace di intercettare due milioni di telefonate al minuto in tutto il mondo allo scopo di mandare Echelon in tilt.

Qualcuno forse ricorderà il testo di e-mail per tutta la vita: è il caso di Victor Yazykov, uno dei 15 navigatori solitari che partecipano alla gara planetaria Around Alone. Il dottor Daniel Carlin, specialista di Boston in medicina via computer, gli ha salvato la vita, con la posta elettronica, dandogli le istruzioni per operarsi e curarsi una grave infezione al braccio. ''Sono qui in un lago di sangue, seduto sul pavimento della cabina, il mare è in tempesta e il gomito si sta gonfiando sempre più'', aveva comunicato Yazykov in un inglese un po' malfermo nel suo primo messaggio. Carlin non si era perso d'animo e aveva aiutato il navigatore russo a pulire l'ascesso al braccio e arrivare sano e salvo alla tappa successiva.

Nella stessa gara deve essere segnalata un' altra famosa: a poche ore dalla notizia del naufragio di Isabelle Autissier, l'unica comunicazione con l'Oceano Pacifico fu garantita da Internet. Grazie alla posta elettronica Giovanni Soldini seppe del naufragio dell'amica e garzie all'e-mail comunicò in un'escalation di gioia le fasi del salvataggio e il ritorno. Dai primi disperati messaggi: "In questo momento ho solo la speranza di trovarla... ora non vedo nulla", "Sono convinto che Isabelle sia sulla barca... ho una sola paura, di non riuscire a vederla in mezzo alle onde", "Ciao. Ho passato la notte di bolina con 35 nodi... Sono fradicio e congelato... Sono a 18 miglia. Il problema è che queste posizioni non sono precise e non è facile vederla. La visibilità qui è sempre poca... Comunque ci vuole un po' di culo... Appena ho notizie mi faccio sentire. Ciao, Gio" fino all'ultima di trionfo: "Ciao. Qui è il Fila. Ho Isa a bordo con me. Io e Isa e stiamo riprendendo la gara. Giò".

Anche Alex Del Piero può firsi fiero dei messaggi ricevuti tramite la Rete durante una delle ultime crisi di astinenza da gol. Pinturicchio, che ha segnato dopo 560 minuti, si è guadagnato più di cento e-mail di giubilo dai suoi tifosi, non solo dall'Italia ma anche dalla Thailandia, dalla Bolivia, dall'Argentina. ''Caro Alex, ho pianto cosi' soltanto una volta nella mia vita, quando mi ha lasciato la mia fidanzata. Ma questa volta era di gioia'', era uno dei messaggi più sentiti. Del Piero ha letto tutti i messaggi e ha risposto con uno solo, di ringraziamento per tutti.

Nel caso di un cappellano dell'università di Cambridge, non è stata tanto l'e-mail è diventare famosa, quanto il suo indirizzo. Infatti il reverendo Bruce Kinsey è stato accusato di blasfemia e scarso senso delle proporzioni, perche' ha scelto il nome di God, Dio, per il suo indirizzo di posta elettronica, god@dow.cam.ac.uk. Ma il cappellano, attivo presso il 'Downing College' e direttore di un centro di studi teologici, si è difeso dicendo: ''Volevo che i miei allievi si ricordassero piu' facilmente il mio e-mail: non mi voglio certo chiamare Dio''. Una ditta informatica di Londra in crisi ha però l'indirizzo sul serio e ha spedito a Kinsey il seguente e-mail: ''Caro Dio, dicci tu che cosa fare''.