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  Campacavallo  
 

Freccia porta in groppa lo sceriffo Zeffirello. Broccoletto il bandito Barbison. Stanchi delle trottate nel Far West, i due destrieri riusciranno a farsi assumere in un circo (aperto dallo stesso sceriffo, dopo aver trovato in una grotta i soldi rubati in banca da Barbison). A creare scompiglio interviene però un nano truffaldino, Tippo Tappo, che organizza rapine e inganni approfittando degli abitanti del circo.
Tinin Mantegazza oltre a scrivere il testo è una delle menti del progetto Arte e Salute e ha insegnato ai futuri burattinai i primi trucchi del mestiere. “Ho organizzato uno spettacolo per bambini – dice Mantegazza – con attori professionisti. Le persone scelte per far parte del laboratorio erano dietro la baracca e si sono subito appassionati. Essere burattinai comprende oltre alla recitazione anche la pittura, la scultura, la sartoria. Offre diverse vie per esprimere il proprio talento”.
Attorno a un tavolo, tra un bicchiere di vino e una piadina circondati da artisti provenienti da tutta Italia per il festival di burattini del Castello di Sorrivoli (sopra a Cesena) Mantegazza e Filippo Renda (direttore del dipartimento di salute mentale Bologna nord) nasce l’idea: un laboratorio di arte burattinaia per persone con gravi disturbi psichici. “Oltre alla funzione terapeutica – conclude Mantegazza – il progetto vuole preparare ad un mestiere. E, sono certo che alcuni ragazzi riusciranno a fare questa professione”.


 
 
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