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Faggiolino
in sala parto |
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| Ogni burattino,pitturato e vestito, è
il risultato di circa due mesi di lavoro |
Sul
tavolo un secchio azzurro, decine di giornali e piatti di plastica.
L’odore di colla riempie la stanza. I burattinai
appiccicano i fogli della Gazzetta o di Repubblica, uno sull’altro
attorno a un bastone di legno. Fino a creare una forma ovale. Poi,
con altri ritagli di carta “incerottano” il naso, la
bocca e i lineamenti del viso. Stanno per nascere nuovi
burattini. E un nuovo spettacolo “L’acqua miracolosa”
in scena a primavera. Sul palco le star della commedia dell’arte:
Faggiolino, Brighella e Sganapino.
L’anno scorso il gruppo dei burattinai - nato nel 1998, grazie
a un progetto del dipartimento di salute mentale dell’Usl
Bologna Nord - è stato diviso. Quattro attori continuano
a lavorare con i burattini. Dizione, movimento corporeo e drammaturgia
per gli altri sei. Andranno nelle scuole a raccontare favole.
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“Bologna
è governata male”, Giuseppe – intento a modellare
un diavolo – è incuriosito dal titolo di un foglio di
giornale (già immerso nella colla). I burattini saranno poi
ricoperti di gesso acrilico e pitturati. Al collo, con dei chiodini,
è fissato il buratto: una stoffa nera di cotone
resistente. Su questa si cuciono i vestiti.
Vittoria, Fabio, Giuseppe e Mary si trovano due volte a settimana,
per quattro ore. E sono seguiti da professionisti sia nella costruzione
dei burattini che nella preparazione dello spettacolo. L’idea
è quella di dare a queste persone competenze professionali.
“Si tratta di formazione al lavoro” dice la dottoressa
Gabriella Gallo, responsabile del progetto “Arte e Salute”.
I burattinai , ricevono un gettone di 2.50 euro a incontro . Per ogni
spettacolo – venduto e promosso sul mercato dalla società
onlus “Arte e Salute - il compenso è di 25 euro.
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