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| Giuseppe con il burattino Broccoletto |
“Broccoletto
è un cavallo un po’ solo e sfortunato. Ma è
anche docile e sempre pronto ad aiutare gli altri”. Così
Giuseppe, 36 anni, viso tondo dall’espressione pacifica descrive
il suo burattino. La baracca è montata, il pubblico chiacchiera
aspettando l’inizio di Campacavallo. E Giuseppe non sembra
emozionato: “Ormai ci ho fatto il callo, sono tranquillo”.
Parla con la erre moscia scandendo bene ogni parola.
Faceva il pane nel forno dei suoi genitori. Negozio fallito. E Giuseppe
è rimasto disoccupato. “Mi sono chiuso in casa –
dice – non uscivo mai. Stavo sempre da solo. Brutta storia”.
Poi continua: “I quattro anni con il gruppo dei burattinai
mi hanno aiutato a stare insieme con gli altri, a socializzare.
Appena entrato ero sotto cura, adesso va molto meglio”. Burattini
e bimbi: per Giuseppe un binomio perfetto. “Mi
piace far ridere i ragazzi – dice – per questo dopo
la fine dello spettacolo esco dalla baracca e mostro a tutti il
mio burattino”.
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