Due allieve della scuola di giornalismo di Urbino, Manuela Baldi e Chiara Zappalà, sono finaliste del premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi. I reportage, realizzati dalle due praticanti come servizio conclusivo del biennio 2008-2010, sono nella rosa dei selezionati per la sezione “Tv locali”.
Olocausto, la memoria breve dei giovani, di Manuela Baldi, mette a confronto due generazioni: quella di chi ha vissuto la propria giovinezza durante il ventennio fascista subendo l’onta e la persecuzione delle leggi razziali e di chi è nato dopo il 1980. Mostra come, a quasi 80 anni dall’emanazione delle leggi razziali, giovani e giovanissimi stiano “perdendo la memoria” di un periodo buio della storia d’Italia.
Una rovina di città, di Chiara Zappalà, è un reportage realizzato tra le abitazioni più povere e fatiscenti di Catania, dove migliaia di persone vivono in mezzo a scarafaggi, topi e muffa, nella vana attesa, che per alcuni dura anche da 15 anni, di vedersi assegnato un alloggio popolare.
Il premio Ilaria Alpi è uno dei più prestigiosi concorsi di giornalismo televisivo, dedicato alla reporter del Tg3 uccisa a Mogadiscio nel 1994 assieme all’operatore Miran Hrovatin, mentre indagava su un traffico di armi durante la guerra civile somala. La proiezione dei filmati in concorso e la premiazione dei vincitori si terranno a Riccione durante la cinque giorni dedicati al concorso, giunto ormai alla sua sedicesima edizione, dal 15 al 19 giugno.