Pesaro-Urbino guida la ripresa della regione. E’ quanto emerge dall’indagine ”Giuria della Congiuntura” sull’industria manufatturiera, realizzata dal Centro studi Unioncamere Marche. Nel quarto trimestre 2010, la produzione delle imprese marchigiane è aumentata del 3,7 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il fatturato, gli ordinativi e le esportazioni hanno registrato un incremento del 3,4 per cento. Pesaro-Urbino ha registrato il trend di crescita maggiore rispetto a tutte le altre province: produzione +5,8 per cento, fatturato +4,8 e ordinativi +4,6.
Sopra la media regionale anche la crescita delle imprese anconetane (+4,4 la produzione, fatturato +4,5% e +4,2 gli ordinativi) e di Ascoli Piceno (rispettivamente +3,7; +3,4 e +3,2). Sotto la media regionale la produzione delle aziende maceratesi (+2,0; +2,2; +2,1). Male il fermano (-0,7; -1,4 e -0,5).
Una ripresa che, secondo gli imprenditori marchigiani, dovrebbe consolidarsi nei prossimi mesi. I settori che hanno consentito al sistema produttivo di ripartire e aumentare sono: quello delle macchine elettriche ed elettroniche (produzione +8,5 per cento), la meccanica (+6,9) e l’abbigliamento (+4,6). Le aziende di grandi dimensioni hanno dato i risultati migliori, mentre l’attività di quelle più piccole e artigiane stenta ancora a decollare.
Segno più nel settore delle esportazioni per tutte le province: Ancona +4,4%, Ascoli Piceno +3,5%, Pesaro-Urbino +3,1%, Macerata +2,8% e fanalino di coda ancora Fermo +0,6%.
“Il recupero di competitività è dovuto essenzialmente alle vendite all’estero al punto che l’incidenza dell’export sul fatturato passa in un trimestre dal 36,9 al 41,8 per cento” ha affermato il presidente Unioncamere Alberto Drudi.
La cassa integrazione è scesa nell’ultimo trimestre 2010 da 8,5 a 6,7 milioni di ore.
(m.s.m.)