URBINO – “Dopo Moda ed Editis, altri corsi di Laurea potrebbero essere a rischio chiusura a partire dal 2012″. Lo ha detto a “Il Ducato” il rettore dell’Università di Urbino, Stefano Pivato, al termine della riunione del Senato Accademico.
L’offerta formativa potrebbe essere ridimensionata sia per i tagli al fondo di finanziamento ordinario previsti dalla riforma Gelmini sia per il blocco delle assunzioni imposto agli atenei poco viruosi: quelli, cioè, che spendono più del 90% dei finanziamenti statali per il personale.
Secondo le stime della Cgil, inoltre, nei prossimi anni il 50% dei professori ordinari e il 25% di associati e ricercatori andrà in pensione senza essere rimpiazzati.
In questo modo, il taglio dei corsi di Laurea ritenuti superflui e scarsamente produttivi potrebbe concretizzarsi a causa dell’assenza di personale docente: sono 12, infatti, i docenti necessari per mantenere un corso di Laurea triennale; 8 per un corso di Laurea magistrale.
“Si tratta – ha specificato il rettore – di una situazione che accomuna tutte le università italiane. Il nostro obiettivo è adeguarci alle nuove normative, tenendo sempre presente la nostra tradizione”