URBINO – Sale parto semi-deserte e medici in sciopero in tutta Italia. Più di mille i cesarei rimandati. Nel reparto di ginecologia e ostetricia della città ducale tutto sembra tranquillo. Qui nessuno ha scioperato, anche se per oggi non sono previste operazioni e al momento non si è registrata nessuna urgenza. “Per noi questo giorno è come se non esistesse: ci siamo organizzati per tempo, anticipando o posticipando le nascite programmate, in previsione dello sciopero”, afferma la caposala.
Anche se a Urbino nessuno ha aderito di fatto alla protesta, all’ospedale il personale sanitario si lamenta dei costi proibitivi delle assicurazioni per il rischio professionale ed è viva la preoccupazione per la messa in sicurezza dei punti nascita. Ma il motivo centrale del dissenso è il contenzioso medico-legale che riguarda la categoria. Pur condividendo le ragioni dei colleghi che da nord a sud chiedono a gran voce una maggiore tutela normativa a fronte del crescente numero di neo-mamme che denunciano casi di malasanità, a Urbino dottori e infermiere sono rimasti ai posti di combattimento.