Laura Boldrini, da sabato scorso Presidente della Camera, è stata una dei pochi “grandi nomi” a venire a Urbino durante la campagna elettorale per le politiche del 24 e 25 febbraio scorsi. In quell’occasione parole chiave del suo discorso sono state poveri, violenza sulle donne, esodati, immigrazione. Gli stessi concetti richiamati nel discorso che ha pronunciato al termine delle votazioni che l’hanno proclamata terza carica dello Stato. Riportiamo di seguito l’articolo pubblicato da Il Ducato, in occasione dell’incontro con Laura Boldrini, lo scorso 15 febbraio.
URBINO – Il suo tour elettorale l’ha portata anche a Urbino, uno dei pochi big che si sono fatti vedere nel Montefeltro. Venerdì 15 febbraio ha incontrato gli elettori al Collegio Raffaello, insieme a Massimo Menchetti, esperto immigrazone della Cgil di Pesaro-Urbino, e Lara Ricciatti, anche lei candidata con Sel.
Di fronte a una trentina di persone, la Boldrini racconta e si racconta. A novembre era ad Atene per conto dell’Alto Commissariato per i Rifugiati (UNHCR), in missione. In un quartiere dove hanno la loro sede principale i “Médecins du Monde”, associazione non governativa che va incontro alle esigenze sanitarie di chi non può permettersi cure per le ‘vie ordinarie’.
Vede una lunghissima fila, per lo più di greci, pensionati o disoccupati, in attesa di essere visitati. La gente non ha più soldi per le medicine, né per le visite pubbliche.
Sconvolta da quella visione, va a parlare con il direttore del centro, vuole capire. Ma quasi subito grida, urla, un pianto disperato incombono nella loro conversazione. Vengono dall’esterno. “Era un africano, piangeva come un bambino. L’avevano massacrato, riempito di bastonate”. Gli amici lo rimproverano: “Ma che piangi! Che vuoi che sia. Sei nero, è normale che ti picchiano”. Ad Atene è normale, non devi lamentarti. I neo nazisti di Alba Dorata – che hanno sette eletti in Parlamento – fanno spedizioni punitive, compiono massacri nella totale impunità. “E in Italia non abbiamo Forza Nuova, CasaPound, le pagine facebook riservate solo ai fascisti?”.
A Pesaro, a San Valentino, è avvenuto un’ episodio che ci fa pensare di non essere così lontani da Atene. Uno striscione e alcuni sigilli compaiono sui cancelli dell’Ufficio Immigrazione: “Chiuso per invasione”, c’è scritto. “Invochiamo rastrellamenti immediati ed espulsioni di massa per gli immigrati”, dicono gli irriducibili di Forza Nuova. A evocare i fatti Lara Ricciatti, di Urbino, candidata Sel alla Camera, anche lei, come la Boldrini, in prima linea sui temi dell’immigrazione e della lotta alla xenofobia. Nel suo intervento ricorda con rabbia l’episodio di pochi giorni fa e condanna quegli atteggiamenti ancora persistenti nel normale modo di essere all’italiana: “Vai al mercato e non appena ti accorgi che c’è qualche faccia diversa dalla tua, stringi a te la borsa, l’iPad e quanto di più ‘prezioso’ hai con te”.
E succede, spiega la Ricciatti, perché si ha paura, perché c’è una certa politica, c’è una certa stampa che hanno avuto il merito di sensibilizzare al terrore invece che all’accoglienza l’opinione pubblica. Sotto accusa la Bossi-Fini. La colpa? L’aver associato, continua la Ricciatti, il concetto di immigrazione a quello di sicurezza. Immigrato uguale clandestino uguale pericolo uguale tornatene a casa che stiamo tutti più tranquilli. “La legge Bossi-Fini è fiction – incalza la Boldrini – chi è che manda il contratto nel paese d’origine dell’immigrato? Nessuno. La prassi è un’altra: in Italia arrivi con visto turistico, lavori in nero – che agli italiani piace tanto – e poi, sulla base del decreto flusso, ti rimandano a casa dicendoti: ‘Vattene, fai finta di non essere mai venuto e poi io ti richiamo’”.
Ma la Bossi-Fini non è solo fantasia, incide e ha inciso profondamente nella realtà e nella percezione che gli italiani hanno del migrante. “E’ vergognoso che l’insieme di norme sull’immigrazione siano chiamate pacchetto sicurezza”, continua la Boldrini. “Gli immigrati sono persone, sono la componente umana della globalizzazione”.
E ricorda Lampedusa, due anni fa. La figuraccia dell’Italia in Europa con Maroni che andava chiedendo soldi per un’emergenza che non c’era e la mancanza di umanità e organizzazione nell’accogliere quei 6.000 immigrati sull’isola. Solo tre bagni pubblici. Tutti sporchi. Quelle erano persone, sottolinea l’ex portavoce dell’Unhcr. “Qualche media ha parlato della vergogna di quei ragazzi di farsi vedere in quelle condizioni? Le parole sono fondamentali per avvelenare il pozzo”, come ‘clandestino’ che, conclude la Boldrini, “andrebbe cancellata dal vocabolario italiano perché carica di pregiudizio e negatività”.
Laura Boldrini ha anche parlato della decisione di candidarsi. Ci ha pensato prima di dire sì. Ci ha pensato e ripensato. Alla fine, “l’ho fatto per la mia famiglia, per mia figlia che ha 19 anni. L’ho lasciata andare. Oggi vive all’estero”. Come pure il suo compagno. Così, ha deciso di entrare in politica per “tutte quelle famiglie che si trovano nella mia condizione o molto peggio e non riescono ad andare avanti”. E Sel è l’unico partito in cui sarebbe potuta stare, portando le sue competenze. “Unico partito di sinistra che guarda all’Europa, al futuro e non è ancorato a vecchi schemi”.
mia cara cancella pure la parola clndestini, io penso che i governi dei vari paesi in accordo con l’ Italia dovrebbero regolamentare l’ ingresso di persone senza un lavoro già pronto.
negli anni 50, ricordo bene, ci furono accordi fra Italia e Germania tanto che partivano i nostri lavoratori con una destinazione ben precisa e l’ assunzione garantita. non possiamo ricevere continuamente gente non riusciamo a fare nulla così solo aggiungere miseria alla miseria e maggiore disperazione.
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“Chi ha meno di 25 anni senza sentirsi socialista, non ha cuore.
Chi dopo i 25 anni lo e’ ancora, e’ senza cervello”
Andre Maurois
… questa signora Boldrini ha piu’ di 25 anni. Facile trarre conclusioni.
Vive sulla luna, fa i conti senza l’oste, e’ razzista alla rovescia, e come tutti gli elettori di sinistra, pur essendo sensibile al rischio di estinzione del pidocchio spocchioso della Tanzania, apprezza l’istituzione della schiavitu’, specie se applicata ai propri connazionali.
Non e’ un caso che la sua parte politica abbia progettato paradisi e costruito inferni.
Agisci pure ma ricordati degli Italiani se no diventiamo noi rifuguati, fate qualcosa per gli Italianiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiisiete votati da noi siamo noi che abbiamo bisogno di un lavoro di una stabilità anche noi siamo disperati, Dobbiamo arrivare alla rivoluzione civile per capirlo. Prima di togliere la parola CLANDESTINO togli la parola PRECARIOOOOOOOOOOOOOO
Ma basta con queste parole! FASCISTA è colui che NON si preoccupa dell’Italia e degli Italiani!
E se cancellassimo invece non solo la parola, ma direttamente tutto ciò che si riferisce e significa fascismo, nazismo, comunismo, socialismo, illuminismo, ateismo, fondamentalismo, estremismo, anticlericalismo, laicismo, globalizzazione, capitalismo, collettivismo, buonismo, permissivismo, immigrazione clandestina, trattato di Schengen, società multiculturale, società multirazziale, nomadismo, satanismo, parassitismo, marxismo, leninismo, castrismo, maoismo, trattato di Lisbona, MES, UE, Euro, banche d’affari, multinazionali, tasse patrimoniali, finanziamento pubblico a partiti e giornali di partito, sindacati e tv pubbliche, lavori socialmente utili, corruzione, clientelismo, mangiapane a tradimento, enti inutili, organizzazioni sanguisuga sovranazionali e magari pure te e tutti gli idioti come te?
Tranquilli,che questa l’hanno eletta sapendo che non dura tanto su quello scranno.Ber-Sani Jones fa l’esploratore sull’incarico del grande Puffo.Nessuno ha notato che non hanno ancora tolto i cartelloni elettorali?