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Simona, casalinga in rete: vita familiare tra baratto e amicizia

di e    -    Pubblicato il 1/02/2014                 
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casalinga webFERMIGNANO – Cucinare, pulire, ordinare, stirare, fare la mamma: in una parola, casalinga. Ma non quella classica, stereotipata. Bensì una casalinga in rete: di amici, economica, di scambio, ma anche la rete nel senso di internet. Simona è tutto questo: una donna di 40 anni, con una figlia di 13, che dedica le sue giornate al lavoro, quello in casa, che manda avanti e tiene unita la famiglia.

Ma farlo non è facile quando a lavorare è solo uno dei genitori, con uno stipendio di poco superiore ai mille euro al mese. E così, Simona deve districarsi tra mille insidie, soprattutto economiche. I soldi per la spesa sono pochi, comprare l’arredamento per la casa è praticamente impossibile e uscire a mangiare una pizza fuori è impensabile.

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Allora bisogna reinventarsi. Vuoi mangiare qualcosa di diverso? Bene, “io ti do una mano a ordinare casa e tu cucini qualcosa per la cena della mia famiglia”. Vuoi ammodernare il tuo appartamento? “Io ti aiuto a sistemare una casa abbandonata e in cambio mi prendo la vecchia poltrona che tu non vuoi più”. Vuoi andare a mangiare fuori? “No, grazie, non oggi che è sabato sera e costa tutto di più, andiamo domani, a pranzo, in quel localino a Fano, dove si risparmia”.

Lo scambio di favori e il baratto rendono la vita migliore. È questa la filosofia di vita di Simona e della sua famiglia che si costruisce tutto da sola: “La cabina armadio in camera, il muro divisorio tra cucina e salotto e il gazebo in terrazza”.

Ciò che rende particolare il network di Simona è che non si tratta della solita rete familiare, ma di legami tra amici e conoscenti: “Sono orfana di madre e mio padre vive all’estero, da quando sono diventata mamma ho lasciato il lavoro per diventare casalinga”, spiega Simona. Che, da quando ha rinunciato al suo posto fisso, ha capito che la vera risorsa sono gli amici e un continuo scambio di favori tra di loro. Io do una cosa a te, tu dai una cosa a me: questo è il senso del discorso. “Non ho comprato vestiti per mia figlia fino a poco tempo fa, ho sempre usato quelli vecchi dei figli dei miei amici, e loro hanno fatto lo stesso con quelli di mia figlia”, racconta ancora.

Ma la rete di Simona è anche internet. Una casalinga moderna, che usa sempre il suo tablet. Da lì prende le ricette. Usa facebook e sta lì con la figlia, a chattare insieme per scoprire il mondo di una adolescente.

Ma come si svolge la giornata tipo di Simona? “Sveglia alle 6.20, prima del resto della famiglia – racconta la casalinga tuttofare – preparo la colazione a tutti e vado a svegliare mia figlia”. Poi, la lascia a scuola e va a prendere un caffè con le amiche, il rito immancabile di ogni mattina. Dopo, arriva il momento della spesa: “Cerco il supermercato con l’offerta migliore, studio i prezzi dei mercati (i prezzi migliori sono quelli di Cagli, specifica) e compro il cibo nelle stagioni in cui costa meno – continua Simona – ad esempio i pomodori li compro in estate e li surgelo per tutto l’anno”.

Poi si torna a casa: si parte con la preparazione del pranzo, seguito da quello della cena. Alle 12 i pasti del giorno sono già pronti, e Simona può dedicarsi ad altro: aspirapolvere, riordino della casa e due chiacchiere con le vicine e le amiche.
Dopo pranzo, la figlia inizia lo studio, mentre Simona si dedica ai suoi hobby: sculture in fimo, lettura e bigiotteria. Si arriva a cena, con tutta la famiglia riunita. Ma il lavoro di Simona non è finito: “La sera ci sono tariffe più convenienti, quindi inizio a fare lavatrici e stirare, così come il sabato e la domenica”.

A fine giornata la casalinga “MacGyver” – così come la definiscono le amiche – è sfiancata, ma felice perché la sua famiglia è sempre più unita, anche “grazie al suo lavoro, che aiuta a dare armonia a tutti, figlia e marito”.

Inutile chiedersi, allora, se ci sono rimpianti e se Simona abbia voglia di tornare a lavorare: “Se io avessi lavorato, la mia non sarebbe stata una famiglia così bella, meglio rinunciare ai soldi ma essere felici”.

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