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Sesso, le studentesse bocciano i ragazzi di Urbino: “Freddi e maleducati”

di    -    Pubblicato il 3/02/2014                 
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DSC_0022URBINO – “L’amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande”, sostiene Woody Allen. In una città dove gli studenti sono più degli abitanti, e dove la tempesta ormonale dà ai giovani il coraggio di osare, di domande se ne pongono molte. Anche di sabato mattina, quando tre amiche si incontrano al bar prima di fare un salto al mercato. Un caffè e qualche chiacchiera.

E sì, parlano di sesso come gli uomini. Hanno tra i 22 e i 26 anni, sono delle studentesse universitarie fuori sede. Vengono dalla Campania e dalla Sicilia, e vivono a Urbino da cinque anni. Vogliono restare anonime e così le chiameremo con i nomi delle regioni d’appartenenza: come si usava nelle caserme qualche decennio fa.

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Libertà e pregiudizio
In tempo di crisi, quando i soldi non ci sono, ai giovani non resta che piantare le tende a casa di mammà, dove un pasto caldo non manca mai mentre la privacy sì. “Fai piano, stanno dormendo”, corse furtive fino alla stanza da letto e l’apparizione della signora madre in corridoio, in quella posa plastica di chi ti sta aspettando al varco, sono piuttosto comuni per chi sfida la sorte portandosi a casa l’avventura di una notte.

Irruzioni a gamba tesa nella propria intimità sono impossibili quando ci si trova a centinaia di chilometri da casa, a Urbino. “Questo è il paese dei balocchi. È tutto molto facile, soprattutto il giovedì sera – esordisce senza esitazioni la voce della Sicilia – i ragazzi vengono addirittura in trasferta a Urbino perché pensano che qui sia tutto lecito”. E la Campania si affretta a precisare: “Questo vale sia per i maschi che per le femmine. Quando sei a casa hai sempre paura di essere giudicata. Inoltre, più la città è piccola e più c’è il rischio che quello con cui hai avuto un rapporto occasionale sia un amico di un tuo amico o che frequenti il tuo stesso bar. Invece qui non ti conosce nessuno e ti senti libera di fare quello che vuoi. Se ti capita ti butti, anche se il giorno dopo è già finito tutto”.

Battutine a sfondo sessuale, giudizi, pettegolezzi. “Purtroppo circolano anche qui a Urbino – sospira la Campania – sai quante volte ho sentito i miei colleghi di facoltà, del Nord e del Sud, parlar male di alcune ragazze. Del tipo: ‘Quella va a letto con tutti quindi è una…’. Se lo fa l’uomo invece va tutto bene. Anzi, è più uomo”. E conclude: “Un mio amico mi ripete sempre: ‘Immagina una chiave che apre tutte le serrature. Secondo te queste serrature sono fatte bene? Vuol dire che sono difettose. Il problema è sempre la serratura, la donna’ “.

L’abbordaggio: il fuori sede, lo straniero e l’urbinate

A Urbino si scende in campo il giovedì sera. Dopo qualche bicchiere “lui ti guarda in modo molto insistente e ti chiede: ‘Andiamo a casa tua? Voglio fare sesso con te’ “. La Campania storce il naso: “E la risposta è no, perché in questo caso si tratta di essere proprio spudorati, senza regole”. Ma l’approccio non è sempre così diretto. “Alle volte capita di fare prima quattro chiacchiere. E poi ci scappa una pomiciata”.

La città ducale è anche meta di americani, spagnoli, tedeschi. Ma quanto sono intimi questi scambi culturali? “Gli stranieri fanno gruppo, stanno tra di loro. Una volta un ragazzo greco con cui mi ero baciata non è voluto andare oltre. ‘Non lo faccio perché sei una ragazza che merita rispetto’, ha detto”, racconta ridendo la Sicilia.

E i giovani del posto? “Il ragazzo urbinate è qualcosa di terrificante. Maleducato, prima di tutto. E poi, sessualmente parlando, pare sia freddo – dice senza mezzi termini la Campania – e comunque io non mi fidanzerei mai con un ragazzo di Urbino perché oltretutto qui hanno molti pregiudizi su di noi”. In quanto a pregiudizi e stereotipi femminili però sembra non ci siano poi tante differenze tra il Centro-Nord e il Sud. “Qui non puoi andare a una festa senza accompagnatore. È importante per loro sapere che sei ‘la ragazza di’… Per le donne ancora di più. Pensano che tu sia qui per rubargli l’osso”.

Rapporti occasionali: the day after
Turbolento ma (si spera) soddisfacente, l’incontro (quello ravvicinato) si è concluso e lui dorme placidamente: è la mattina del giorno dopo. Come ci si sente ad avere accanto un semisconosciuto con cui si è fatto sesso poche ore prima? “Intanto, sai benissimo che potresti anche non rivederlo più, o addirittura non ricordarlo per colpa dell’alcol. In generale, come te la vivi dipende dal peso che dai a quello che pensa la gente e dalla fortuna. Può succedere di tutto: magari ti chiede il numero e continuate a uscire insieme. In ogni caso, la cosa più importante è essere trattate con rispetto, cosa che qui succede”.

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