URBINO – Il 15 novembre scorso Angelino Alfano rompeva con Silvio Berlusconi, sancendo di fatto la fine del Pdl. Di quella spaccatura sembrava quasi che nessuno si fosse accorto a Urbino. Le forze di centrodestra erano confluite dal Pdl alla rediviva Forza Italia e la decisione del vicepremier sembrava non aver convinto nessuno nella città ducale. Fino a ieri, quando è nato ufficialmente il comitato “Nuovo Centrodestra per Urbino”.
“Un gruppo di persone nuove – commenta Martino Abbracciavento, presidente del comitato – siamo esponenti della società civile che vogliono portare un cambiamento nella politica cittadina”. Sono poco più di dieci: lavoravano da inizio anno per dare vita al Nuovo Centrodestra ma solo negli scorsi giorni hanno raggiunto il numero minimo di adesioni (dieci) per costituire il comitato.
Un deciso no alle nozze gay, l’esigenza di un nuovo piano per il lavoro e la necessità di introdurre le preferenze nella legge elettorale: sulle grandi tematiche nazionali il Nuovo Centrodestra di Urbino non ha dubbi e si schiera dalla parte del vicepremier Alfano. Ma a livello territoriale non esclude un’alleanza con gli altri soggetti di centrodestra. Forza Italia in primis.
“È ancora presto per correre da soli – spiega Abbracciavento – per le prossime comunali è probabile che il Nuovo Centrodestra si coalizzerà con Forza Italia. In queste ore stiamo lavorando per dare vita a un’alleanza che sostenga il candidato forzista Maurizio Gambini. Il nostro obiettivo è cercare di cambiare l’amministrazione della città. Il Pd parla di cambiamento ma continua a candidare persone che ci hanno governato per anni”.
Da Forza Italia arrivano segnali di approvazione: “È un bene per noi che un nuovo soggetto politico voglia entrare nella coalizione a sostegno di Gambini”, dichiara il consigliere regionale Elisabetta Foschi.