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Ecco le nuove telecamere hi-tech per sorvegliare il giovedì sera

di    -    Pubblicato il 5/02/2014                 
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polizia_superokURBINO – I nuovi occhi del centro storico sono pronti. Si tratta di otto telecamere di ultima generazione. Questa volta non serviranno al controllo della Ztl: gli obiettivi saranno puntati sugli eccessi del giovedì sera. Quattro apparecchi di video-sorveglianza sostituiranno quelli già esistenti in piazza della Repubblica e dintorni, ormai obsoleti, mentre altri quattro verranno installati in punti nuovi: corso Garibaldi, via Battisti, via Veterani (o via Budassi, cioè la prosecuzione) e il secondo tratto di via Mazzini. Secondo la giunta comunale, serviranno a scoraggiare i gesti vandalici – o le semplici bravate – di giovani teppisti e studenti ubriachi.

L’acquisto delle nuove telecamere era già stato annunciato qualche mese fa e il Comune, per l’occasione, aveva impegnato 17.500 euro ad agosto. “La polizia deve ancora effettuare i sopralluoghi per decidere il punto preciso d’installazione – spiega Gabriele Cavalera, responsabile dell’ufficio stampa del Comune – ma sarà tutto pronto nel giro di qualche settimana”.

L’entusiasmo è contenuto, almeno da parte del Comitato cittadini del centro storico. “Non siamo contrari, anzi – spiega Cristina – ma il problema delle telecamere è che servono solo come deterrente. In ogni caso se si vuole fare un danno lo si può fare nel vicolo accanto”. Il Comitato vorrebbe che il Comune si concentrasse su altre proposte: per esempio, dislocare lo svago del giovedì sera, offrire alternative culturali e far “passeggiare” le forze dell’ordine nelle strade non coperte dalla video-sorveglianza.

Allo stesso modo la novità non sembra preoccupare gli studenti. “Per noi cambia poco – spiega Mariano Marano di Cuspide – sapere che c’è una telecamera in più o in meno. Può funzionare per scoraggiare alcuni studenti, ma non risolve il problema”. Secondo Marano, infatti, la soluzione non esiste: “È normale che ci sia confusione nelle città universitarie. Serve soltanto un po’ di buon senso e rispetto da entrambe le parti. Residenti o no, comunque viviamo tutti qui a Urbino”.

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