URBINO – Se sei un metalmeccanico in cerca di lavoro ci sono buone notizie per te. Lo stesso vale per operai, segretari, commessi, magazzinieri e cuochi. Nel primo trimestre del 2014 sono stati i mestieri più richiesti dalle aziende marchigiane e questo trend dovrebbe rimanere inalterato fino alla fine di aprile. Requisiti indispensabili: diploma ed esperienza. Lo rivela un’indagine condotta dal Centro studi Unioncamere Marche in cui si evidenzia anche un aumento di contratti a tempo determinato e co.co.pro, una crescita che però non riesce ad arginare l’emorragia occupazionale che ha colpito il territorio e l’inarrestabile calo delle assunzioni a tempo indeterminato. Entro aprile sono previsti oltre 5.000 licenziamenti tra i lavoratori dipendenti, mentre i neoassunti saranno poco più di 2.900.
Sono invece in crescita altre forme di inserimento nel mondo del lavoro. Per quanto riguarda i contratti interinali, saranno 760 i marchigiani che troveranno un’occupazione entro la fine di marzo, contro i 330 contratti in scadenza. Nel caso dei lavoratori a progetto i numeri sono diversi anche se le proporzioni sono simili: 460 nuovi co.co.pro. contro 110 espulsioni.
Il presidente della sezione marchigiana di Unioncamere, Adriano Federici, parla di una modesta ripresa: “Questo trimestre le assunzioni di personale dipendente programmate dalle imprese sono l’1 per cento in più rispetto alle 2.880 del trimestre precedente”.
Tornando ai lavoratori dipendenti, le nuove assunzioni previste interessano prevalentemente il settore dei servizi (60%) dove il principale datore di lavoro sono le piccole imprese (58%), cioè quelle con meno di 50 dipendenti. Ad andare per la maggiore saranno i contratti a tempo determinato (67,8%) mentre le assunzioni a tempo indeterminato riguarderanno il 22,8 per cento dei lavoratori e l’apprendistato appena l’8,3 per cento.
Attraverso i dati forniti dal Centro studi di Unioncamere si può tracciare una sorta di identikit dei futuri neoassunti. Avranno alle spalle una certa esperienza professionale, requisito indispensabile per il 59,5% delle imprese marchigiane. Come lo è il diploma, che è il titolo di studio più richiesto (46,7%). Saranno prevalentemente italiani e non particolarmente giovani. Infatti, solo il 9,8% degli imprenditori si rivolgerà ai lavoratori migranti e l’assunzione di under 30 riguarderà il 29,3 per cento delle aziende presenti sul territorio. Saranno più uomini o donne a beneficiare di questi nuovi contratti? Chi lo sa: per le imprese il genere non è un fattore determinante per decidere l’assunzione. O almeno non lo è nel 48,7 per cento dei casi.
In cima alla lista delle figure professionali più richieste si trovano i commessi e il personale di vendita, con 380 assunzioni programmate (quasi tutte a termine). Nel manifatturiero spicca la domanda di 340 operai metalmeccanici ed elettromeccanici mentre nel settore dell’alloggio e ristorazione si cercano 230 cuochi e camerieri. Buona anche la domanda di personale di segreteria e servizi generali (190).