URBINO – Domenica 2 marzo gli urbinati potranno scegliere il candidato sindaco del partito democratico. A sfidarsi saranno Maria Clara Muci, Federico Scaramucci, Giorgio Londei e Piero Sestili. Lo stesso giorno, però, anche un altro aspirante primo cittadino sarà a Urbino: Vittorio Sgarbi arriverà nella città ducale sabato, per raccogliere firme a sostegno della sua candidatura. Il critico d’arte non è stato ammesso nella rosa degli sfidanti alle primarie Pd a causa dei “suoi trascorsi legali, che lo rendono un personaggio in conflitto con la linea ideologica del partito Democratico”. A spiegare la linea del partito è stato Gianfranco Fedrigucci, segretario del Pd urbinate, a cui Sgarbi ha risposto per le rime: ha definito le primarie “violente, antidemocratiche e fasciste”. Sgarbi sarà l’unico candidato dei Verdi, che alle Comunali parteciperanno dunque autonomamente.
I seggi per le primarie Pd saranno aperti dalle 8 alle 20 e potranno votare tutti i residenti dai 16 anni, presentandosi con un documento di riconoscimento e con la tessera elettorale. Il voto sarà gratuito e chi si presenterà ai seggi potrà offrire un contributo volontario.
I seggi della città ducale sono dieci:
– Centro (Collegio Raffaello, piazza della Repubblica 1, sezioni: 1, 2, 3, 4, 14)
– Piansevero (via Piansevero 12, sezioni: 5, 6, 7, 8)
– Canavaccio (sala Comunale, strada statale 73 bis, sezione: 16)
– Ca’ Mazzasette (Casa Ca’ Chiapino, via I Novembre 1943, sezione: 9)
– Trasanni (locali K2, sezioni: 12, 15)
– Pieve di Cagna (Centro di aggregazione, sezione: 19)
– Gadana e Cavallino (Circolo Pd, via Valdazzo, sezioni: 10, 13)
– Montesoffio (Circolo Arci di Montesoffio, sezione: 18)
– Mazzaferro (palestra Palaferro A. Ugolini, viale Achille Grandi, sezione: 17)
– Pallino (ex scuola elementare, sezione: 11)
Nel caso in cui nessuno dei quattro candidati Pd raggiungesse il 50% dei voti, i due aspiranti sindaco che avranno ottenuto il maggior numero di voti si sfideranno in un ballottaggio, previsto per il 16 marzo. In questa occasione potranno presentarsi ai seggi anche coloro che non avranno votato al primo turno.