URBINO – Più passaggi della polizia per la sicurezza degli obiettivi sensibili anche nel Montefeltro. Dopo gli attentati in Francia, la questura di Pesaro e Urbino ha aumentato l’attenzione e la vigilanza davanti ai luoghi sensibili, come le associazioni islamiche presenti nel territorio ma anche le sinagoghe, le chiese, la sedi dei vescovati, le istituzioni e i luoghi di interesse turistico (come Palazzo Ducale). Il ministro dell’interno Alfano ha dichiarato “siamo in massima allerta” e di conseguenza le forze dell’ordine hanno intensificato il flusso di volanti per scongiurare ogni possibile rischio di azioni violente e attentati terroristici, anche nei confronti delle realtà più piccole.
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In particolare nell’urbinate, le moschee e i centri culturali islamici sono quattro: a partire da quello di Fermignano (uno dei più frequentati), passando per quello di Gallo di Petriano, Fossombrone, e Acqualagna. Secondo l’associazione delle comunità islamiche di Pesaro e Urbino, la situazione nel territorio è molto tranquilla. “C’è un altro clima (rispetto al panorama internazionale ndr), non abbiamo avuto alcun segnale di possibili rischi” ha dichiarato Abdelali En Nahili segretario dell’associazione presieduta da Icham Rachdi. Lo scorso 13 gennaio, lo stesso Rachdi ha incontrato il vescovo di Fano Armando Trasarti per testimoniare il clima di distensione e dialogo tra le confessioni religiose. Ed è proprio per questo motivo, che l’associazione delle comunità islamiche di Pesaro e Urbino ha in programma di organizzare una fiaccolata contro il terrorismo.
Per quanto riguarda le sinagoghe, non c’è stata alcun atto violento o segnalazioni di possibili rischi, stessa situazione anche per i luoghi di interesse turistico, e quindi con notevole presenza di visitatori, come la città ducale.