URBINO – Mai così caldo e piogge sopra la media nel 2014 nelle Marche. L’anno scorso è stato l’anno più caldo dal 1961 e il settimo più piovoso in oltre 50 anni. A rivelarlo è uno studio dell’Analisi del clima 2014 condotto dal Servizio agrometeo dell’Assam. Gli inverni meno rigidi degli ultimi anni hanno portato all’aumento dei valori medi delle temperature intorno ai 14,5° C, registrando un incremento pari a 1,3° C. Variazioni responsabili dei mutamenti climatici degli ultimi anni hanno provocato temporali sempre più frequenti, portando a un incremento del 20% delle precipitazioni. Una conferma del trend globale registrato anche dalle agenzie americane Nasa e Noaa.
Il responsabile del servizio di Agrometeorologia Assam. Ettore Marchegiani ha spiegato al Ducato i due principali fattori responsabili dell’emergenza clima: l’intensità delle precipitazioni nel breve periodo e le continue ondate di calore. “Il rischio idrogeologico è dovuto all’aumento delle piogge che provocano erosioni o smottamenti”.
A chiarire la reale portata del pericolo per il territorio è Piero Farabollini, consigliere del Consiglio Nazionale Geologi e docente di Geologia all’Università di Camerino. “A causa delle forti piogge, la quantità di acqua non viene più drenata in profondità, ma scorre in superficie aumentando il rischio di frane ed erosioni”. Per Farabollini, sarebbe questa la causa anche della frana di Canavaccio, dove la forte pioggia ha saturato il terreno e ha riattivato lo smottamento.
Più calda sarà anche la temperatura dei mari: nuove specie di animali tropicali arriveranno dall’India nel Mar Mediterraneo e probabilmente finiranno anche nel Mar Adriatico. Ma il consigliere CNG invita a non preoccuparsi: “Non è un’emergenza immediata, lo diventerà solo nel momento in cui non saremo pronti a prendere precauzioni”.