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Servizio idrico, procedure Ue contro Urbino e altri otto Comuni

Depuratore in Via della Stazione, Località Le Conce

Depuratore in Via della Stazione, Località Le Conce

URBINO – Non bastano le perdite di una rete idrica inefficiente. Ci si mette anche l’Unione europea. La Ue ha aperto ben otto procedure di infrazione comunitarie nei confronti di altrettanti Comuni della provincia di Pesaro e Urbino: Mondolfo, Montelabbate, Orciano di Pesaro, San Costanzo, Santa Maria Nuova, Sassoferrato, Pesaro e anche Urbino.

Le pratiche attivate obbligano i Comuni e i gestori del servizio idrico a effettuare investimenti per allinearsi alle direttive europee. Spese che vengono finanziate grazie alle bollette pagate dagli utenti.

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La procedura che riguarda Urbino è stata aperta nel 2009 (violazione articolo 5 della Direttiva 1991/271/CE) e aggiornata, con nuove infrazioni nel 2014 (articoli 4 e 10). Questo perché non tutte le acque reflue della città, in particolare della zona nord di Urbino, venivano correttamente depurate prima di essere scaricate nel fosso Braccone e da lì nel torrente Apsa e infine nel Foglia (l’infrazione riguarda depuratori che servono più di diecimila abitanti).

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Nel 2006 il Comune aveva iniziato la costruzione di un nuovo depuratore proprio nel fosso del Braccone (a cui si arriva procedendo verso Gadana, svoltando per Pieve di Cagna e prendendo per Ca’ Franzone). Un lavoro che sarebbe dovuto terminare nel 2010, ma che solo adesso sta per essere ultimato (anche per via di una frana che ne ha rallentato la costruzione). Nel frattempo la costruzione del depuratore è passata in mano a Megas, e infine a Marche Multiservizi. La zona nuova di Gadana è stata separata dal resto della città e un piccolo depuratore è stato costruito per servirla.

Già nelle bollette del 2014 l’investimento fatto da Marche Multiservizi incideva sul costo dell’acqua. Per completare i lavori il gestore ha infatti dovuto spendere 1.800.000 euro, addebitati sulle tariffe, come previsto dalla regolamentazione dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (Aeegsi) per il finanziamento dell’opera.

Dal piano di investimenti stilato dall’Autorità di ambito territoriale ottimale (Aato) per Marche Multiservizi si conoscono le ultime spese riguardanti il depuratore del Braccone. Nel 2014 è arrivata l’ultima parte di soldi (100.000 euro) per terminare gli interventi di costruzione prima della sua messa in funzione. Altri 190.000 sono stati invece stanziati (sempre nel 2014) per la manutenzione straordinaria delle fognature collegate al depuratore del Braccone. Quest’anno è stato finanziato per oltre 142.000 euro il collegamento di Fontesecca (tratto Varea), mentre nei prossimi due anni (2016 – 2017)  arriveranno altri 350.000 euro per finanziare il collegamento fognario di Gadana.

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