URBINO – E’ la prima enciclopedia geografica multimediale sul fenomeno mafioso in Italia. Si chiama Mafiamaps ed è un’app per smartphone e tablet legata al sito WikiMafia che mostrerà dove operano le organizzazioni mafiose, quello che fanno e dove investono, dove sono avvenuti gli episodi di intimidazione, gli omicidi e le stragi e dove sono i beni confiscati e sequestrati. Le fonti: inchieste giudiziarie concluse e in corso, dati raccolti dalle associazioni antimafia e aggiornamenti costanti. L’app sarà disponibile a metà luglio.
Marker colorati indicheranno i fenomeni mafiosi sulle aree geografiche visibili sull’app: Cosa Nostra è in viola, azzurro per la Camorra, la ‘ndrangheta in blu, verde per la Sacra Corona Unita e giallo per le mafie estere. Mafiamaps mostrerà anche l’impegno di chi contrasta la mafia: sarà possibile visualizzare dove sono e cosa fanno le associazioni in un determinato territorio e si potrà accedere regione per regione ad articoli giornalistici che denunciano casi specifici.
L’app è stata ideata da Pierpaolo Farina, fondatore di wikimafia.it, l’enciclopedia online nata due anni fa. Per finanziare il progetto, il team ha lanciato una campagna di crowdfunding accompagnata dall’hashtag #mappiamolitutti. Fino al 23 maggio chiunque potrà partecipare direttamente dal sito.
In poco più di due settimane sono stati raccolti più di 5000 euro, l’obiettivo è 100 mila. Anche se non verrà raggiunto entro la fine della campagna, Mafiamaps partirà comunque con la copertura delle principali città italiane.
“Quest’app è molto importante”, spiega a Il Ducato Federico Varese, direttore della rivista Global Crime. “Uno dei grandi problemi in Italia è la mancanza di dati accurati. Lo sforzo di raccoglierli e poi presentarli con chiarezza è utilissimo: permette di vedere e capire dove si trova il fenomeno, dove non c’è (ancora) e in che modo si evolve”. Varese, professore di Criminologia e Sociologia all’Università di Oxford, parteciperà venerdì 10 aprile a Milano all’incontro di apertura del ciclo #mappiamolitutti, una serie di eventi a sostegno della campagna di raccolta fondi.
Sette sociologi lavoreranno a tempo pieno per aggiornare i contenuti di Mafiamaps. Sarà uno strumento utile a studiosi, giornalisti, blogger, associazioni che si occupano di mafia. “Potranno visualizzare velocemente tutto quello che c’è da sapere sull’attività della criminalità organizzata in un determinato posto” ha detto a Il Ducato l’ideatore dell’applicazione Pierpaolo Farina “Mafiamaps fornirà un punto di partenza per qualsiasi ricerca o inchiesta”. L’app sarà utile anche ai cittadini: “Una cosa è documentarsi sul problema della mafia, un’altra è sapere se ha operato sotto casa tua o in posti che frequenti e questo avviene spesso: due anni fa in pieno centro a Milano c’era un bar gestito dai Casalesi e frequentato da studenti” ha concluso l’ideatore.
Mafiamaps costerà 0,99 cent all’anno, ma se il crowdfunding avrà successo sarà gratuita.