URBINO – Mostre schizofreniche, buone solo a fare da piedistallo per Sgarbi e incoerenti rispetto alla storia della città del duca. Ermanno Torrico, di Sinistra per Urbino, attacca le nuove esposizioni organizzate dal Comune e inaugurate domenica 29 marzo da Vittorio Sgarbi. “La nuova raffica di mostre lascia perplessi e dubbiosi sul loro intrinseco valore”, è l’accusa di Torrico, che ritiene i progetti dell’assessore alla Rivoluzione poco coerenti col tessuto culturale della città. Di più: “L’eccentrica diversità che le caratterizza rende incomprensibile ogni possibile riferimento a un progetto consono alla cifra identitaria della città”, ha affermato.
Torrico sottolinea la schizofrenia di una proposta culturale che spazia dalle illustrazioni erotiche di Rops e Mannelli alla Cleopatra di Artemisia Gentileschi, dall’ennesimo ricordo di Tonino Guerra alla Resurrezione del manierista bolognese Prospero Fontana. “Difficile, a questo punto –continua Torrico- non condividere con Bruno Malerba la preoccupazione Urbino diventi una Medjugorje dell’arte”.
“L’instancabile assessore alla rivoluzione – è il consiglio di Torrico – dovrebbe mettere da parte tutto quello che rischia di apparire come improvvisazione e spettacolo per avviare una profonda riflessione sulla politica culturale più consona all’immagine di Urbino e più utile alla sua economia”.