Aufreiter: “Dati positivi ma bisogna fare di più”. Possibili feste di laurea all’interno del Palazzo Ducale di Urbino

I ritratti nello studiolo del duca Federico nella Galleria nazionale delle Marche
di LORENZO PASTUGLIA E YURI ROSATI

URBINO – Il direttore della Galleria Nazionale delle Marche, l’austriaco Peter Aufreiter ha presentato il bilancio di gestione dello scorso anno. Dall’affluenza dei turisti al ritorno della “Venere di Urbino” Aufreiter ha toccato vari temi.

Direttore, quanto ha inciso sul bilancio del Palazzo Ducale il ritorno della “Venere di Urbino”?
La “Venere” è stata sicuramente importante per il nostro bilancio, ma mi sarei aspettato di più. I mesi di settembre e ottobre sono andati molto bene, poi il terremoto del 30 ottobre ha disincentivato le visite al museo. I numeri, così, sono stati gli stessi del 2015 sia per Urbino che per altre città rinascimentali. Dobbiamo quindi rimboccarci le maniche e fare sempre di più perché il numero di visitatori cresca.

Quali piani si possono attuare per portare più visitatori?
Nei mesi autunnali o invernali potremmo organizzare delle mostre per la Regione così che i visitatori delle Marche possano venire a visitarci. Al contrario, le esposizioni per i turisti si potrebbero svolgere in primavera o in estate. Dobbiamo studiare dei progetti per determinati periodi dell’anno: non possiamo ospitare una mostra in estate se non sono presenti gli abitanti di Urbino o nel mese di novembre se i turisti sono pochi.

Il direttore della Galleria Nazionale delle Marche, Peter Aufreiter

Il direttore della Galleria Nazionale delle Marche, Peter Aufreiter

Avete promosso i vostri eventi tramite i social network?
Sì, da circa un anno siamo presenti su Facebook e su altri social media e abbiamo svolto un grande lavoro di diffusione anche attraverso il nostro sito.

I risultati sono stati positivi?
Abbiamo assistito a una crescita enorme nei mesi iniziali, ma siamo soltanto all’inizio. Dobbiamo promuovere il nostro lavoro anche su Google. Chi cerca “Palazzo Ducale” deve trovare noi e non quello di Mantova, per esempio. Bisognerebbe fare accordi anche con Confcommercio, tour operator, agenzie o alberghi, girare spot pubblicitari, o creare manifesti che possano attrarre molti dei 100.000 turisti che affollano la riviera tra Fano e Rimini.  

Sempre riguardo all’attività di promozione, avete in programma delle collaborazioni con altri musei di Urbino o delle Marche?
Ho il grande vantaggio di essere non solo il direttore della Galleria nazionale delle Marche, ma anche il direttore del Polo museale regionale, costituito da altri nove musei nel territorio. Per questo, già dall’estate scorsa abbiamo istituito un biglietto cumulativo col Castello di Gradara che, come Urbino, fa 200.000 ingressi. Ci siamo accorti, tuttavia, che non si tratta degli stessi turisti che poi vengono a visitare il Palazzo Ducale; un terzo al massimo sono gli stessi. Da qui la necessità di trovare il modo di convogliare a Urbino gli altri due terzi.

In che modo?
L’anno scorso abbiamo pensato di organizzare un bus navetta che portasse gratuitamente i visitatori da un museo all’altro. L’iniziativa ha avuto successo e voglio ripeterla anche quest’anno.

Anche la Rocca di Senigallia fa parte del Polo museale delle Marche
Sì, è il terzo museo più visitato nelle Marche. Quest’anno abbiamo in programma una mostra su Mario Logli e l’obiettivo è quello di fare un progetto insieme e offrire un biglietto unico anche per questa mostra. Urbino, Gradara e Senigallia saranno le nostre punte di diamante.

Lo scorso anno per la prima volta Palazzo Ducale ha ospitato un matrimonio (Alessandro Carloni, regista del film di animazione di Hollywood campione di incassi “Kung Fu Panda 3”). Da quest’anno potrebbe diventare anche location per feste di laurea?
Sì, visto che in alcuni periodi dell’anno, a Urbino si festeggiano quotidianamente lauree in bar e ristoranti, perché non mettere a disposizione anche Palazzo Ducale? Conoscete quella celebre tradizione secondo cui gli studenti non ancora laureati non possono entrare nel Palazzo? È un’usanza che tutti conoscono e di cui bisognerebbe approfittare.

In che maniera?
È giusto che gli studenti, per scaramanzia, non mettano piede a Palazzo Ducale prima della laurea, ma il giorno in cui si laureano devono assolutamente entrare per festeggiare. Noi non faremo mancare niente: un aperitivo, uno spumante, un piccolo regalo, una visita guidata divertente di una ventina di minuti. Questo è uno dei tanti progetti che voglio offrire ai giovani di Urbino e agli studenti. Spero che si possa partire già in primavera, ma per questo ci serve prima di tutto un nuovo gestore per il nostro ristorante che arriverà a febbraio.