di SIMONA DESOLE e RITA RAPISARDI
URBINO – Dalla minaccia di dimissioni, a un parziale ripensamento, passando per una denuncia alla Soprintendenza e un flash mob “a sua insaputa” finito male. Tutto nell’arco di 24 ore. Protagonista l’assessore alla Cultura e Rivoluzione della città ducale Vittorio Sgarbi. Raggiunto al telefono dal Ducato, il critico d’arte ha spiegato come non ci sia stata comunicazione con la giunta (di cui lui stesso fa parte) sulla scelta degli addobbi natalizi. Per ora, dice di non volersi dimettere, ma tutto dipende dalla rimozione in tempi rapidi dell’albero di Natale “d’artista” che aveva già bocciato un anno fa e del tendone in piazza delle Erbe perché, dice, non ha intenzione di far parte di una “amministrazione che pratica l’illegalità”.
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Assessore, dunque si dimette?
No, non mi dimetto. Ho denunciato la violazione della giunta comunale alla Soprintendenza dei Beni culturali e l’ultima parola, che è vincolante, spetta a loro. Non è stato fatto un dispetto nei miei confronti, ma nei confronti della legge.
Quindi l’albero verrà tolto?
Lo toglieranno non perché lo chiedo io, ma perché lo chiede la legge. Se la giunta non lo toglierà compirà un illecito e io non voglio stare in una amministrazione che pratica l’illegalità. Quello della Soprintendenza non è un parere, è un vincolo. La giunta dovrebbe dimostrare di avere un documento firmato dai Beni culturali che autorizzi l’installazione dell’albero, ma così non è. Per me è ovvio che venga smantellato, non è una questione politica, ma una questione logica.
Era stato informato dell’allestimento dell’albero?
No, mi sarei sicuramente opposto perché non mi piace e perché non è legale. Soltanto ieri ho sentito l’assessore al Turismo (Francesca Crespini, ndr), quando mi sono incazzato. Lei dice che ha informato il mio assistente, ma non è vero. La cosa grave è che lo stesso progetto era stato presentato un anno fa e l’avevo bocciato. Quindi c’era un precedente.
Quindi a chi spettava decidere?
A me, ero io quello a dover essere informato. Il mio assessorato si chiama alla Rivoluzione, Cultura, Agricoltura e Difesa del Centro Storico.
Quindi non esclude di abbandonare l’incarico di assessore?
Se loro non si scuseranno con me e non toglieranno l’albero, non vedo cosa ci sto a fare. Può anche darsi che la situazione non si risolva in uno scontro tra me e la giunta, perché se domani arriva l’ingiunzione della Soprintendenza l’albero verrà smantellato. E non ci sarebbero più problemi. Se invece i Beni culturali non rispondessero o allungassero la questione di altri dieci/venti giorni lo scontro diventerebbe tra me e loro. Ma io confido nella parola della Soprintendenza.
Se tutto questo si risolve domani non cambia nulla quindi?
Sì, certo. Io ho solamente denunciato un reato, visto che loro non mi hanno consultato. Io non polemizzo con nessuno, dico solo che cosa non si può fare.
Abbiamo chiesto in giro, l’albero in effetti a molti non è piaciuto.
Questo prova che ho ragione. Non è tanto il fatto che non sia piaciuto, ma che non è legale. Quell’albero non potrebbe stare lì. Oltretutto la Legge Volponi impedisce di fare qualsiasi alterazione del Centro Storico di Urbino sia definitiva che temporanea. Addirittura quell’albero copre una fontana.
Da quanto mancava da Urbino?
Dall’ 1 dicembre quando ho inaugurato la mostra di Fioravanti a Palazzo Ducale (l’albero è stato allestito il 3 dicembre e inaugurato il 5, ndr).
Se lei fosse più presente, pensa sarebbe informato maggiormente su quello che accade in città?
Non saprei. Comunque nessuno mi ha detto niente.
Sapeva del “flashmob della bellezza” organizzato dai Verdi?
No, non sapevo niente. So soltanto che ci sono dei ragazzi disposti a smantellare l’albero.
Ha sentito il sindaco Maurizio Gambini?
No, non l’ho sentito, ma comunque non è un dittatore, anche lui è subordinato alle leggi. In ogni caso non posso stare in un’amministrazione che fa un atto illegale e non informa l’assessore competente. Sono delle cose gravi. Non sono in polemica con loro, sono loro che sono in polemica con me.
Cambiando argomento. Domenica 13 dicembre doveva esserci il referendum per l’incorporazione di Tavoleto da parte di Urbino che poi è stato sospeso in seguito a un’ordinanza del Tar per Pesaro e Mombaroccio. Cosa ne pensa?
E’ grave che il Tar abbia sospeso questo referendum. Ma c’è una soluzione pacifica: mandare l’albero per risarcimento a Tavoleto, così almeno si consoleranno con un albero gratis.