Una scuola di social per gli imprenditori, l’iniziativa della Camera di commercio di Pesaro e Urbino

di DANIELA LAROCCA

URBINO – Aprire una pagina su Facebook, postare una foto su Instagram o farsi conoscere con un profilo di Google plus: gli imprenditori della provincia di Pesaro-Urbino vanno a scuola di social network a Pesaro. Tra gli alunni c’è Marco Talevi, 59 anni, proprietario dell’agriturismo Casale Talevi di Cartoceto. Per sua stessa ammissione Marco sa di essere “lontano dal mondo dell’elettronica” ma che occorre Internet per farsi pubblicità. “Facebook? E chi lo conosceva! Adesso sono un appassionato. Ma sia chiaro: mi diverto a condividere i link che riguardano l’agriturismo, mica quei buongiorno o buonanotte”.

I corsi di formazione e le consulenze dell’iniziativa Eccellenze in digitale Pesaro-Urbino fanno parte del progetto creato dalla Camera di commercio in collaborazione con Google e hanno l’obiettivo di svelare il mondo dei social e dei siti internet a quegli imprenditori che hanno poca confidenza con post e tweet. Il corso, giunto alla seconda edizione, è gratuito e aperto a tutti gli associati. Gli incontri sono iniziati lo scorso settembre, durano un’ora e mezza e termineranno a febbraio. “Cerchiamo di insegnare agli associati a usare il ‘pacchetto base’ degli strumenti multimediali. E per convincerli mostriamo loro esempi di altri imprenditori che, grazie ai social, hanno migliorato le loro attività” racconta Matteo Scarpellini, uno dei due responsabili del progetto insieme a Matilde Beccatti.

Agriturismi, hotel e ristoranti pubblicizzano la loro attività attraverso la vetrina dei social e dei siti web. “E funziona – commenta Marco – Grazie a Facebook ora ho più clienti”. E Instagram? “Ah, questo non so proprio usarlo. Hanno provato a spiegarmelo più di una volta ma niente. Instagram per me resta un segreto” ammette il proprietario dell’agriturismo.

Nella precedente edizione hanno partecipato più di quaranta associati, alcuni dei quali hanno scelto di ritornare. Tra questi c’è Andrea Casula, 31 anni e direttore di produzione del Caseificio Val d’Apsa. “Conosco i social ma utilizzarli per il lavoro è diverso: significa più pubblicità per la nostra azienda. Sono cresciuti i clienti, soprattutto gli stranieri”.