di Marco Tonelli
URBINO – Un profilo Facebook accattivante, due chiacchiere sulla chat e poi la richiesta: una foto hard o e un video intimo via webcam. Tutto legale, se non fosse che poi scatta il tentativo di estorsione. 500 euro per evitare che le proprie immagini finiscano in rete. E’ successo a due ragazzi del Montefeltro. Il primo 4 mesi fa a Urbino, il secondo a Fermignano una settimana fa.
“Si tratta di un’organizzazione internazionale, responsabile di diversi ricatti in tutta Italia”, afferma al Ducato il vice questore Simone Pineschi. Le due vittime sono entrambe ventenni. La dinamica è sempre la stessa: si entra in contatto con il finto profilo su Facebook di una ragazza ammiccante, poi la richiesta via chat di foto a luci rosse e, infine, la minaccia di diffondere gli scatti online. Per evitarlo, non resta che pagare. “Basta poco per far iniziare il calvario, ma per fortuna i due ragazzi non hanno ceduto al ricatto e hanno deciso di denunciare l’accaduto”, continua Pineschi.
Venti le denunce nel Modenese, tutte di ragazzi caduti in una trappola sempre più grande, prima pochi euro, poi centinaia. Un altro caso a Pisa, lo scorso gennaio, ma anche in Sicilia: due i casi denunciati lo scorso febbraio a Canicattì in provincia di Agrigento.
Ma cosa fare per evitare il ricatto?
- Non chiedere l’amicizia a profili di persone sconosciute
- Non condividere foto e video intimi sui social
- Segnalare il ricatto a Facebook attraverso l’apposito modulo
- Denunciare o segnalare alla polizia postale il tentativo di estorsione