di PATRIZIA BALDINO e DANIELE ERLER
URBINO – Il numero dei vaccinati è crollato e nelle Marche si corre ai ripari. Forse già dal prossimo settembre, per frequentare l’asilo i bambini dovranno essere vaccinati, le strutture che non si adegueranno rischiano fino a 10 mila euro di multa. “La proposta di legge sarà discussa in Consiglio regionale entro fine aprile – secondo Fabrizio Volpini, consigliere regionale e presidente della Commissione sanità – l’obiettivo è di rendere il provvedimento operativo prima dell’inizio del prossimo anno scolastico”.
La proposta di legge
Dopo il sì della commissione Sanità, sulla proposta di legge è arrivato nei giorni scorsi anche il parere favorevole dell’organo tecnico legislativo della Regione. “Abbiamo voluto fare questo passaggio ulteriore di verifica tecnica – spiega Volpini – dopo che in commissione erano stati sollevati dubbi sulla legittimità della proposta di legge. Con il favore del parere tecnico ora siamo certi che riusciremo ad approvarla in tempi rapidi. La maggioranza su questo tema è compatta”.
Le Marche seguono l’esempio di altre zone d’Italia, come l’Emilia Romagna o il Comune di Trieste. I genitori che vogliono iscrivere i figli negli asili nido o nelle scuole materne, sia pubbliche sia private, dovranno presentare una “certificazione che attesti l’assolvimento degli obblighi vaccinali”. È prevista anche una sanzione, fra i 1.000 e i 10.000 euro, per quelle strutture che non si adegueranno entro 60 giorni dall’approvazione della norma.
I dati regionali
Nella premessa della proposta di legge sono riportati i dati sulle coperture vaccinali nelle Marche per il periodo fra il 2013 e il 2015. Di anno in anno il calo è significativo per tutte le vaccinazioni, sempre al di sotto degli obiettivi di copertura nazionale. I vaccini obbligatori (difterite, tetano, poliomielite ed epatite B) sono scesi nella copertura al 92%. Nel 2013 erano al 97%. L’obiettivo nazionale è del 95%. Sotto a questa soglia si abbassa l’efficacia dell’immunità di popolazione. Il cosiddetto ‘effetto gregge’, in grado di proteggere anche quei bambini che – per motivi di salute – non possono vaccinarsi.
La copertura in provincia – Urbino al 92,7%, sotto la soglia di sicurezza
Dati preoccupanti anche per le vaccinazioni fortemente consigliate. Nel 2015 si erano vaccinati per morbillo, parotite e rosolia il 79,9% dei neonati: il 15,1% in meno rispetto all’obiettivo nazionale di copertura (95%). Nel 2013 erano l’87,7%, nel 2014 l’81,3%.
La proposta di legge piace a Daniel Facchini, coordinatore del Servizio vaccini dell’Ars, l’azienda sanitaria regionale. “Così la politica dà un segnale forte per i più deboli – commenta – la legge produce un beneficio per il singolo e la comunità”.
Il calo delle vaccinazioni è motivato dai tanti dubbi dei genitori che si domandano se usufruire o meno dei vaccini obbligatori e di quelli raccomandabili. Le perplessità sui vaccini non riguardano solo l’Italia ma tutto il mondo; un dato a cui l’Oms ha dato il nome di “esitazione vaccinale“.
“L’esitazione vaccinale è la perplessità dei genitori del nuovo millennio sul vaccinare o meno i propri figli. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un aumento di attenzione verso le tematiche sanitarie, si sta più attenti alla propria salute. Paradossalmente, questo ha fatto nascere domande sulla bontà dei vaccini. C’è stata una grande campagna di disinformazione sull’argomento, soprattutto su internet e nei social network. Gli antivaccinisti hanno iniziato una massiccia propaganda, aumentando l’incertezza dei genitori” spiega Fiacchini.