di ELISABETTA BARBADORO
URBINO – Studenti e residenti nella zona dei collegi sono in difficoltà nel percorrere la strada di casa. Si accede tramite due vie: una intitolata a Giancarlo De Carlo, diretta all’Aquilone e al Tridente, l’altra è via Cappuccini, che porta al Colle e alla Vela. Entrambe dissestate, il manto pieno di buche, il muro di contenimento è transennato e puntellato per una provvisoria messa in sicurezza. Una grossa crepa al centro lo ha spaccato in due e sembra cedere sotto la pressione del terreno. Per questo motivo il marciapiede in quel punto è interrotto e bisogna passare in mezzo alla strada in prossimità della curva oppure attraversare per cambiare lato oppure, dove il marciapiede manca.
C’è un camminamento che collega le due strade, ma non è asfaltato e il passaggio, già impervio, è ostacolato da un grande ramo d’albero caduto e mai rimosso. Una buca enorme, in via De Carlo, si estende tra la carreggiata e il marciapiede. Diventa una piscina dopo ogni pioggia, gli studenti che passano da e verso il Tridente rischiano di farsi una doccia quando passano le auto.
Sempre peggio dal “Nevone” del 2012
Nel Consiglio comunale del 23 febbraio dello scorso anno, il Partito democratico ha presentato un ordine del giorno per chiedere il rifacimento del manto stradale di via Cappuccini e la messa in sicurezza del muro di via De Carlo. Ordine del giorno respinto dopo la discussione nella seduta del 24 aprile 2017. Un anno dopo, il 5 febbraio 2018, il gruppo di opposizione Cut Liberitutti ha presentato una nuova mozione per chiedere all’amministrazione di destinare una parte dell’avanzo di bilancio agli interventi per il riassesto della strada e del muro. Questa volta la mozione è stata approvata grazie al sì della maggioranza.
Il problema, per quanto riguarda il muro, è l’attribuzione delle competenze: non è ancora chiaro, infatti, di chi sia la proprietà e quindi la responsabilità dell’intervento. “Verificheremo per capire se la proprietà risulta essere del Comune o di altri enti” ha detto il sindaco Maurizio Gambini al Corriere Adriatico. Ma la capogruppo del Pd in Consiglio comunale Maria Clara Muci sottolinea che “spetta all’amministrazione chiarire la cosa, ma dopo un anno ancora nessuna risposta”.
Quanto a via Cappuccini, il problema sembrano essere tempi e materiali per il rifacimento del manto: la strada è lastricata di cubetti di porfido e la Soprintendenza ha respinto la richiesta del Comune di sostituire i sanpietrini con asfalto color mattone, per intervenire più rapidamente. “Volevamo partire coi lavori a settembre – ha spiegato il sindaco -, ma l’Ersu ci ha bloccato perché sarebbe stato necessario chiudere la strada di accesso ai collegi e d’accordo con l’Università ci hanno chiesto di aspettare agosto”.
“Apprendiamo con piacere le dichiarazioni di Gambini alla stampa che si impegna ad adeguare le due strade e a verificare la tenuta del muro – ha detto ancora Muci – chiediamo però che ci dica in modo esplicito quando sarà quest’intervento. Non può essere semplicemente un ‘faremo, vedremo’, ma che sia un intervento concreto. Noi abbiamo già posto la questione un anno fa”.
Il sindaco però fa rimbalzare la responsabilità alla Giunta precedente, quella della stessa Muci: “Questa situazione si protrae da quasi un decennio e l’abbiamo ereditata dalle passate amministrazioni”. Maria Clara Muci allora era assessore della giunta Corbucci. “Fino al 2012 la strada era a posto, con la grande nevicata di quell’anno sono iniziati i primi danneggiamenti del manto, ma in quattro anni di amministrazione Gambini la situazione non è certo migliorata – chiosa la consigliera – contiamo nella sua efficienza per sistemare la strada, senza guardare sempre indietro ma lavorando sul presente e sul futuro per la sicurezza di studenti, residenti e ospiti dei collegi”. Circa un mese fa è stato approntato un primo intervento per colmare le buche in via Cappuccini: “Un intervento provvisorio e temporaneo di rammendo della strada – conclude Muci – per ora è stata solo messa una toppa”.