Elezioni 2018, a Pesaro e Urbino vince il M5S alla Camera e al Senato. Crolla il Pd

di REDAZIONE

URBINO – Il trionfo del Movimento 5 Stelle passa anche dalle urne del collegio di Pesaro e Urbino. Ottengono un seggio in camera Camera e Senato i candidati pentastellati Andrea Cecconi – dimissionario a causa dello scandalo dei rimborsi – e Donatella Agostinelli: entrambi sfiorano il 35% delle preferenze. Un numero che si ripete anche nel criterio proporzionale, dove il distacco con la coalizione di centrodestra oscilla tra i due punti in Senato e i cinque punti di differenza alla Camera. Il blocco del centrosinistra guidato dal Partito Democratico, in entrambi le sfide, ottiene la ‘medaglia di bronzo’. A far ‘rumore’ è il numero di voti, 38.337, cioè il 27,69% del totale, ottenuto dal ministro dell’Interno Marco Minniti.

Quella di ieri è stata una giornata di lunghe code alle urne, con qualche rallentamento dettato dal nuovo tagliando antifrode sulle schede elettorali. I seggi si sono chiusi intorno alle 23 ed è iniziato lo spoglio: il Ducato ha seguito le operazioni in diretta per aggiornarvi sui risultati in tempo reale.

L’affluenza definitiva a Urbino è del 79,89% degli elettori alla Camera (9.031 su 11.305), in leggero calo rispetto alle ultime elezioni politiche: nel 2013 erano andati alle urne l’83,13% degli aventi diritto (ma nell’ultima tornata elettorale si votava anche il lunedì fino alle 14). Al Senato hanno votato 8.398 su 10.517 aventi diritto (79,85%).

A Fermignano l’affluenza è stata del 79.85% alla Camera (4.970 votanti su 6.245 aventi diritto) e del 79,41% al Senato (4.570 votanti su 5.755).

Una giornata di code

Le code più lunghe sono state a Trasanni, frazione di Urbino e sede di un seggio: nel pomeriggio si contavano una trentina di persone in fila e per votare bisognava aspettare almeno 20 minuti. File anche nella frazione di Gadana, a Canavaccio e a Fermignano, dove alcuni elettori hanno raccontato di aver aspettato quasi un’ora per entrare a votare: un fatto mai verificatosi prima, tanto che alcuni di loro hanno preferito tornare a casa per votare poi in serata.

I disagi sono stati causati dal nuovo sistema antifrode: ogni scheda era provvista di un tagliando con un numero identificativo. All’uscita dal seggio, il numero andava verificato per controllare che la scheda non fosse stata sostituita.

I votanti

Nel comune di Urbino, i cittadini hanno votato divisi in 20 sezioni, gli aventi diritto erano 11.305 per la Camera e 10.517 per il Senato. A Fermignano invece le sezioni sono sette. Quelli che hanno potuto votare per la Camera sono stati 6.245, per il Senato 5.755.

Nella provincia di Pesaro e Urbino sono stati chiamati al voto poco meno di 280.000 elettori per la Camera. Non tutti però hanno potuto votare per gli stessi candidati. All’uninominale della Camera (quello che assegna un solo seggio al candidato che prende più voti) la provincia è stata divisa in due collegi: il numero 5, che comprende Fano e Senigallia, e il numero 6, più a nord con Urbino e Pesaro. Nel listino plurinominale proporzionale invece i nomi erano gli stessi per tutta l’area che comprende la provincia di Pesaro e Urbino e parte di quella di Ancona.

Al Senato gli aventi diritto della nostra provincia sono stati quasi 260.000. Questa volta però i nomi nella parte uninominale della scheda sono stati gli stessi per i pesaresi, per i fanesi e per gli urbinati. Le liste proporzionali invece erano identiche in tutto il territorio delle Marche. In regione saranno eletti in tutto 16 deputati e otto senatori.

Nel complesso i marchigiani chiamati al voto il 4 marzo sono stati poco più di un milione: in 1.184.078 hanno potuto votare per i futuri deputati e in 1.095.905 per il Senato.